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Coronavirus, la piaga dei parrucchieri a domicilio: "Non si diventa eroi ma solo fuorilegge"

La denuncia di Domenico Di Martino: "Non possiamo vanificare i sacrifici di tutti, restiamo a casa"

Manicure, pedicure, ceretta, ricrescita, boccoli o piastra per le donne oppure barba, taglio di capelli e magari anche trattamenti per il viso per gli uomini. Sono ormai tutti diventati servizi fai da te, dopo l’applicazione delle norme per il distanziamento sociale, imposte dal Governo per limitare al massimo la circolazione del Covid 19.

Eppure per alcuni sembrerebbero servizi irrinunciabili ed essenziali da affidare esclusivamente alla competenza di mani qualificate, a giudicare dall’abusivismo del lavoro domiciliare di alcuni professionisti, pronti anche in questo periodo a correggere unghie sbeccate e a cancellare strisce d’argento sulle teste di clienti, oppure a rifare il look a qualche giovane che al massimo può andare al lavoro. Ci sono purtroppo ancora tante persone che al senso di responsabilità sociale antepongono l’impeccabilità del proprio aspetto esteriore, sempre e comunque, con buona pace dell’emergenza sanitaria che stiamo vivendo. Ovviamente con buona complicità di parrucchieri che per guadagnare vanno contro ogni legge imposta dal Governo. 

A denunciare il sommerso che in questi giorni risulta ancora più pericoloso, perché oltre al danno economico inferto alla categoria fa registre l’aggravante di quello sanitario all’intera collettività per la possibilità di trasmettere inconsapevolmente il virus, sono proprio quei professionisti ligi al dovere e a quel senso di responsabilità sociale che dovrebbe essere per tutti indistintamente la bussola che direziona i nostri comportamenti di cittadini coscienziosi.

E' da qui che nasce l’appello di Domenico Di Martino, titolare di PiùStile Parrucchieri a Casaluce, che richiama parrucchieri ed estetisti a non offrire prestazioni domiciliari per non vanificare con il comportamento irresponsabile di pochi il sacrificio sociale ed economico di tutti.

Mai avrei pensato che di fronte a una situazione sanitaria così grave, in cui c’è stato chiesto dallo Stato di chiudere le nostre attività e di restare a casa, alcuni nostri colleghi, sia titolari di partita IVA che abusivi, scendessero in campo andando a lavorare di casa in casa con tutto quello che ne consegue”, ha dichiarato Domenico Di Martino, parrucchiere di Casaluce. “Senza l’attuazione di nessun protocollo sanitario e di nessuna norma igienica questi colleghi si sono trasformati in veri e propri corrieri del Covid-19. Questo comportamento a mio avviso è gravissimo perché rischia di vanificare tutto lo sforzo e tutto il sacrificio sociale ed economico che le altre imprese stanno facendo. Se ci sono delle regole bisogna rispettarle, per legge e per il bene di tutti. Chi è che non vorrebbe andare a lavoro e fare la sua attività, ma ció non è possibile e bisogna essere rispettosi. E' inutile mettere a rischio la propria salute rischiando denunce e pesanti sanzioni. Non si diventa eroi abusando e non rispettando le regole, ma si diventa semplicemente fuorilegge. Stiamo a casa, ne vale della salute di tutti". 

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