rotate-mobile
Attualità San Felice a Cancello

Si spacca il fronte dei sindaci sull'ospedale di San Felice

Guida rimprovera "fughe in avanti" al collega Ferrara e chiede "un’unità di intenti" per la riapertura del Pronto soccorso

Si spacca il fronte dei sindaci sulla questione relativa all'ospedale ‘Ave Gratia Plena’ di San Felice a Cancello, dove un ala sarà destinata ai pazienti affetti da Covid-19, secondo un'intesa raggiunta tra Asl, medici e il sindaco Giovanni Ferrara. Ad intervenire a gamba tesa sulla vicenda è il primo cittadino di Arienzo, Giuseppe Guida, che proprio con il sindaco Ferrara, nelle scorse settimane, aveva seguito una linea comune schierandosi fortemente contro il ridimensionamento di alcuni reparti e concentrandosi sulla battaglia per la riapertura del Pronto soccorso di zona. Mentre Ferrara sembra aver imboccato, ora, una strada più solitaria, incentrata sull’emergenza e sui lavori di manutenzione per la riconversione, il sindaco di Arienzo continua la sua lotta per la riapertura del fondamentale punto di primo soccorso nella Valle di Suessola, con due importanti appelli e parole decise comparse, in mattinata, sui suoi canali social.

“Ognuno sceglie quali battaglie condurre nell’interesse dei cittadini, anche se, nella lotta per ottenere la riapertura del Pronto soccorso, le fughe in avanti non servono a nulla e, anzi, occorre un’unità di intenti e di azioni future - ha sottolineato Giuseppe Guida - La situazione attuale non ci consente di contrastare le scelte legate all’emergenza, ma, con coerenza, possiamo e dobbiamo riaffermare, a gran voce, l’urgenza di avere un punto di primo soccorso nella zona. Personalmente, ho preso questo preciso impegno e, anche da solo, andrò avanti. È una questione che non si può ulteriormente rimandare: lo dobbiamo a circa 100.000 persone, che abitano in questo esteso territorio e hanno necessariamente bisogno di contare sulla presenza di questo punto di riferimento e di primo intervento”.

Parole molto chiare, con cui il sindaco Guida ha richiesto un ritorno all’unità nella lotta per la riapertura del presidio ospedaliero di zona, a cui si aggiunge un appello finale all’Asl e alle istituzioni: “Serve un impegno ufficiale affinché, passata l’emergenza, l’ospedale torni ad essere un presidio ospedaliero di zona”. E ha aggiunto: “Si tratta di un obiettivo importante, che richiede sacrifici nel presente per ottenere grandi vantaggi nel futuro”.

Si parla di

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Si spacca il fronte dei sindaci sull'ospedale di San Felice

CasertaNews è in caricamento