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Reparti accorpati e personale trasferito, ospedale nel caos. "Un disastro sanitario"

I sindacati contestano le decisioni dell'Asl anche dopo i tagli dei posti letto: "Subito la revoca dei provvedimenti"

Accorpamenti di reparto, tagli posti letto e trasferimenti di personale del Presidio di Aversa. Sono questi i temi affrontati dal coordinamento delle segreterie aziendali dell'Asl di Caserta, Fp Cgil, Cisl, Uil Nursing Up e le rappresentanze sindacali. La missiva è stata indirizzata al direttore sanitario dell'Asl di Caserta Faraone Di Girolamo, e per conoscenza al direttore sanitario del presidio ospedaliero di Aversa, Arcangelo Correra, ai sindaci dell'agro aversano, al Prefetto di Caserta e a tutti gli Onorevoli della provincia.

Nei giorni scorsi infatti c'è stata una disposizione di servizio a firma del direttore sanitario aziendale dell'Asl, nelle quali ha imposto le sospensioni di attività, gli accorpamenti di alcuni reparti, dei trasferimenti di unfermieri, medici e personale di vario ruolo presso altri reparti e strutture ospedaliere della provincia di Caserta.

I sindacati non ci stanno e sottolineano che "questi provvedimenti mettono in serio pericolo l’esistenza stessa del Presidio Ospedaliero di Aversa, compromettendo la continuità dell’assistenza ai degenti e ai cittadini dell’agro Aversano e in tutta la Provincia, proprio adesso che il Covid-19 sta dilagando. Sono iniziative che contraddicono tutto quanto si è detto finora sul potenziamento della rete Ospedaliera e dei Territori, riducendo ancor più i livelli minimi di assistenza". 

Viene rilevata anche la "triste situazione del servizio di Emergenza 118 territoriale", visto che "alcuni mezzi di soccorso sono sprovvisti di operatore professionale esperto (infermieri). Siamo seriamente preoccupati per la salute pubblica dei cittadini locali e dell’hinterland casertano, ricordando che il Presidio Ospedaliero ed i Distretti Territoriali fronteggiano e assistono un bacino di utenza enorme, calcolando anche le chiusure dei Pronto Soccorso degli Ospedali di Maddaloni e Santa Maria Capua Vetere, diventati Ospedali solo per malati Covid-19, si ritrova ad assistere anche una metà di pazienti del territorio casertano e in parte anche di Napoli Nord".

"Da dati sicuri e certificati, riteniamo che questo presidio non debba essere assolutamente privato delle sue risorse umane, già esageratamente ridotte. Nei fatti, ricordiamo che il personale in servizio presso il Presidio di Aversa già ha subito un taglio notevole fatto causato dalla pandemia Covid-19 per contagio correlato. Alla luce di quanto sopra chiediamo l’immediata revoca dei provvedimenti adottati. Evitiamo questo disastro sanitario annunciato".

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