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Test rapidi a chi arriva da Roccamonfina, D'Andrea: "Non è un'ordinanza discriminatoria"

Il sindaco di Teano smorza la polemiche scatenate dal collega Carlo Montefusco

Continua la polemica a distanza tra il sindaco di Roccamonfina, Carlo Montefusco, e il sindaco di Teano, Dino D'Andrea. Al centro della diatriba l'ordinanza che il primo cittadino di Teano ha firmato nei giorni scorsi, estendo gli obblighi previsti per chi rientra dalle vacanze, all'estero o in Sardegna, anche per quei cittadini provenienti da Roccamonfina, allo scopo di sottoporli al test rapido. 

Un provvedimento che ha fatto letteralmente scatenare le polemiche con il sindaco di Roccamonfina che non le ha mandate a dire al collega di Teano. Ad intervenire ancora una volta sulla questione è il sindaco Dino D'Andrea che ha voluto smorzare le polemiche. “Mi dispiace essere stato frainteso, perché non è un’ordinanza ghettizzante, discriminatoria, ma è un’ordinanza che tutela la salute pubblica. La salute di due comunità vicine, tra cui esistono scambi professionali, amicali, familiari", ha affermato il primo cittadino di Teano.

"Il kit rapido serve ad interrompere il feedback virale, ovvero l’intercomunicazione del virus tra due comuni - ha spiegato D'Andrea - Serve per ridurre la lista d’attesa dei tamponi che vengono effettuati non per screening ma solo sui sospetti contagi da contatti diretti. Lo abbiamo fatto per Carinola, per Mondragone e ora lo facciamo anche per Roccamonfina, dove esiste un picco endemico".

“La solidarietà la si è dimostrata nel momento in cui 15 comuni hanno preferito concentrare la propria attenzione con tamponi continui. Un senso di solidarietà basato sui fatti e non sulle chiacchiere. Così come quando i miei uomini del Centro operativo comunale hanno reso supporto all’Uopc per interrogare i contatti di Roccamonfina. Per cui non cadiamo in sterili polemiche, ma muoviamoci da intero territorio come abbiamo dimostrato", ha concluso.

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