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Il coronavirus ferma la Festa del Giglio di Recale

L'annuncio della parrocchia: "Sarebbe un atto incosciente". Dopo 73 anni consecutivi la tradizionale processione non si terrà

Il coronavirus ferma la 133esima edizione della Festa del Giglio di Recale. L'annuncio è arrivato da parte della parrocchia di Santa Maria Assunta, retta da don Carmine Ventrone, che ha pubblicato un avviso con cui si sospende la tradizionale festa patronale in onore di Sant'Antimo. 

"Sarebbe un atto incosciente chiudere gli occhi su quello che sta succedendo e far finta di nulla - si legge nell'annuncio - Tante famiglie del nostro paese sono in difficoltà economica, gli assembramenti sono vietati anche se si sta avviando la fase di ripresa ed inoltre incotreremo ancora tante difficoltà nel riprenderci in mano la nostra vita. Il nostro impegno nell'organizzare la festa non può non tenere conto della situazione economica e delle regole del Governo".

La parrocchia, insieme al comitato dei festeggiamenti, ha ribadito l'impegno a "garantire le celebrazioni luturgiche. Sant'Antimo, che ci guarda dall'alto, interceda presso il Signore perchè ci benedica e ci custodisca sempre". 

La Festa, che nasce nella seconda metà dell'ottocento (il primo costruttore fu il sarto Giovan Battista "Mastu Titto"), venne sospesa tra il 1926 e il 1946 quando il vescovo Gabriele Moribondo vietò la processione del santo sulla guglia. Per 73 anni consecutivi il Giglio è uscito con regolarità la prima domenica di giugno. 

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