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Coronavirus: sospensione "ponte" per la giustizia, poi solo i processi "urgenti"

Approvato il decreto legge che ferma i tribunali. Bonafede: "Incentivati processi in videoconferenza e deposito atti telematico"

Sospensione feriale per 15 giorni per fare da ponte verso nuove misure per evitare la diffusione dei contagi da Coronavirus all'interno dei tribunali. E' arrivato nella serata di ieri il provvedimento tanto atteso che ferma la giustizia nei tribunali. 

"Per due settimane, a parte le attività urgenti, i nostri uffici giudiziari avranno la possibilità di fermarsi per potersi organizzare in modo che la giustizia vada avanti ma senza mettere a rischio la salute di coloro che accedono agli uffici giudiziari", ha spiegato il Guardasigilli Alfonso Bonafede. La sospensione non si applica per le udienze relative alle dichiarazioni di adottabilità, ai minori stranieri non accompagnati, ai minori allontanati dalla famiglia e ad alcuni tipologie di udienze di convalida dell'arresto o del fermo.

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Poi saranno i singoli uffici giudiziari applicare "le indicazioni igienico-sanitarie adottate con i provvedimenti normativi e attuativi di contrasto alla diffusione del COVID-19, al fine di evitare assembramenti all’interno dell’ufficio giudiziario e contatti ravvicinati tra le persone", si legge nella nota stampa del Consiglio dei Ministri. Riferimenti che saranno applicati a partire dal 23 marzo al 31 maggio, salvo diverse disposizioni.

"Ci sarà una disciplina delle udienze che tiene conto del momento - ha spiegato Bonafede - Diamo ai vertici degli uffici giudiziari la possibilità di organizzare l'ufficio in considerazione di quelli che saranno gli sviluppi dell'emergenza". Il decreto approvato in serata dal Consiglio dei Ministri prevede "rinvii di udienze non urgenti che verranno disposti dal vertice dell'ufficio giudiziario sentito il parere dell'Asl di riferimento e l'ordine degli avvocati", ha detto ancora il Ministro.

Nel decreto legge, infine, è stato incentivato l'uso delle tecnologie con "le udienze, dove possibile farlo, che potranno essere tenute in videoconferenza" o "il deposito telematico degli atti giudiziari", ha detto Bonafede. 
 

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