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Sabato, 20 Aprile 2024
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Coronavirus, Ciontoli scrive a Marino e De Luca: "Riaprite il cantiere del Policlinico"

Il consigliere: "Si metta un punto chiaro, fermo e definitivo sui tempi di ultimazione ed attivazione della struttura sanitaria"

L'emergenza coronavirus continua a preoccupare e non poco i cittadini di Terra di Lavoro e il consigliere comunale Antonio Ciontoli ha deciso di inviare una lettera al sindaco di Caserta, Carlo Marino, e al presidente della Regione Campania, Vincenzo De Luca, per esortarli a riaprire il cantiere del Policlinico (una struttura che, come sottolineato da Ciontoli, sarebbe risultata fondamentale per l'intera provincia di Caserta in questo stato di allerta dovuto alla diffusione del Covid-19).

"Si metta un punto chiaro, fermo e definitivo sui tempi di ultimazione ed attivazione dell’erigendo Policlinico che, continua a contenere, tra i suoi spogli pilastri, dopo circa 20 anni, circa 500 dei 750 posti letto assegnati a Terra di Lavoro - scrive il consigliere nella missiva - La costruzione di un ospedale in 9 giorni in Cina, spinge noi tutti ad uscire dal vortice e dalla spirale delle notizie clamorose oltre che dalla spettacolarizzazione delle difficoltà, trovando proprio nello spirito del nostro popolo le capacità per fare sintesi, con decisioni adeguate ed equilibrate". 

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"Bisogna, in questo momento, passare in fretta, dalle dichiarazioni di programmazione e riprogrammazione dei lavori, dal rimpallo delle responsabilità e dagli inimmaginabili tempi biblici di ultimazione, ad un tavolo  - sottolinea il consigliere - in cui, tutte le parti protagoniste dell’opera, siano chiamate a trovare un, non più procrastinabile, punto d’incontro, capace, quindi, di scandire con certezza l’utilizzo delle risorse, i tempi assegnati, le modalità per una immediata riapertura del cantiere ed una certificazione di data ultima per il completamento delle opere".

"Il sindaco di Caserta, in rappresentanza della città, avanzi una chiara proposta, in tale direzione - continua Ciontoli - La Regione Campania, per il tramite del Presidente De Luca, che ha fin qui egregiamente prodotto risultati per l’uscita, dopo dieci anni, dal commissariamento della Sanità, si renda protagonista, per il ripristino di efficaci rapporti tra Enti e Ministero, in un quadro di procedure che, a partire dalla chiusura e riconversione delle cave, possa in definitiva restituire fiducia alla gente e respiro ad un’opera dal valore accademico storico per l’intera regione e la Terra dei Fuochi, che resta la nostra vera emergenza ambientale e sanitaria".

"L’emergenza coronavirus, il profilo del rischio avvertito a livello nazionale ed internazionale, la misura della paura diffusa tra la gente ed i nostri concittadini, impongono l'urgenza, per gli Enti territoriali, di assumere decisioni circostanziate, informate al bisogno diretto dei cittadini e, soprattutto, improntate alla massima responsabilità istituzionale - continua - Sono i momenti di crisi e le grandi avversità per l’umanità a generare capacità di reazione adeguate, processi di innovazione necessari e le ripartenze utili, per i grandi cambiamenti epocali". 

"In questo momento, la sicurezza e la garanzia dei cittadini, è data dalla certezza della qualità del servizio sanitario nazionale, dallo spirito di abnegazione, dal talento e dalla passione che stanno emergendo dal servizio 118, dalle varie strutture di pronto soccorso, dai reparti di terapia intensiva e dalle corsie dei nosocomi in cui, i nostri medici e infermieri, tra i migliori al mondo, stanno dando prova di efficienza e di attaccamento ai pazienti e al servizio - sottolinea Ciontoli - Resta aperto il problema dei posti letto, nella nostra provincia, in particolare".

"Tutti insieme, orientiamo il modello Genova ovunque sia possibile, varato dal Governo Conte, per superare le eventuali difficoltà - conclude Antonio Ciontoli - Si capitalizzi anche su Caserta, il piano whatever it takes, cioè a ogni costo, che ci consenta di avviare al funzionamento l’importante opera universitaria. E' proprio il clima di emergenza nazionale, con l'ormai cronica sfiducia per politica, per i percorsi di cultura, per la classe dirigente che può abbattere, a sorpresa, le carcasse di gigantesche cattedrali nel deserto, riseminando, con il vento della passione amministrativa, la fiducia nel nuovo giorno. Coraggio, nella direzione della concretezza e del comune sentire della nostra terra, sono con voi".

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