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Venerdì, 19 Aprile 2024
Attualità Aversa

Pazienti 'sequestrati in casa' per i ritardi nei tamponi

Dodici sindaci dell'agro aversano inviano una missiva ai vertici dell'Asl

Ritardi nei tamponi, caos sui numeri dei contagiati da coronavirus, così come sulle persone in isolamento fiduciario, e persone guarite incluse nel conteggio dei positivi. I sindaci di dodici Comuni dell'agro aversano inviano una missiva alla direzione generale dell'Asl di Caserta, retta da Ferdinando Russo, e al direttore dei distretti 17, 18 e 19 per segnalare i diversi problemi relativi alla comunicazione dei pazienti positivi al Covid-19 che stanno interessando i loro territori. "Fermo restando il grande sforzo profuso da tutti gli uomini dell'Asl di Caserta ed in particolare da medici ed infermieri impegnati in uno sforzo sovrumano per la difesa della salute dei cittadini, siamo in grandi difficoltà in quanto si è persa qualsiasi tracciabilità dei positivi - scrivono i 12 sindaci nella missiva - Non abbiamo nemmeno notizia dei soggetti posti in isolamento fiduciario".

A sottoscrivere la lettera inviata ai vertici dell'Asl sono stati i sindaci di Aversa (Alfonso Golia), Carinaro (Nicola Affinito), Casaluce (Antonio Tatone), Cesa (Enzo Guida), Gricignano d'Aversa (Vincenzo Santagata), Sant'Arpino (Giuseppe Dell'Aversana), Succivo (Gianni Colella), Teverola (Tommaso Barbato), Lusciano (Nicola Esposito), Parete (Gino Pellegrino), San Marcellino (Anacleto Colombiano) e Villa di Briano (Luigi Della Corte). "E’ necessario che i sindaci vengano messi a conoscenza de cittadini positivi al tampone, quantomeno per attivare i protocolli in materia di rifiuti e per poter avviare anche attività di controllo dei familiari che potrebbero essere veicoli di ulteriori contagi - sottolineano i sindaci - Siamo in condizioni difficili su questo tema in quanto non si riesce a comprendere il numero reale dei positivi, inoltre non si hanno notizie dei guariti". 

Secondo quanto lamentato dai dodici sindaci dell'agro aversano "il bollettino dell’Asl giornaliero indica dei numeri per ogni paese ma non vi è alcuna comunicazione ai sindaci dei nominativi. Gli esami svolti presso i laboratori privati non sempre sono caricati sulle piattaforme, e spesso non vengono eliminati, fra i contagi, le persone guarite. Molti cittadini sono convinti che nascondiamo il numero reale dei contagi, poiché i nostri dati differiscono da quelli pubblicati sulla tabella riepilogativa dell'Asl".

Un grido d'allarme questo dei sindaci che riguarda anche la difficoltà riscontrata da molti cittadini nello svolgimento dei tamponi. "I cittadini molto spesso hanno difficoltà a svolgere i tamponi e non hanno notizie degli esiti, sia del primo tampone sia di quello di controllo a fine quarantena - sottolineano i sindaci nella missiva - Questo ritardo crea immense difficoltà a tantissime persone (aumentando enormemente il grado di sofferenza) costrette ad una condizione di 'sequestrati in casa', molto spesso senza sintomi, ma impossibilitati ad uscire per questi enormi ritardi, con ripercussioni anche sulla loro vita economica". "Alla luce di tutto ciò diamo la piena disponibilità ad un incontro, ove necessario, e chiediamo un ulteriore sforzo organizzativo, per quanto possibile, finalizzato a trovare soluzioni per risolvere questa situazione", concludono.

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