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Coronavirus, la 'serrata' del sindaco: "Bar chiusi alle 20, direttive anche per parrucchieri e centri estetici"

Pirozzi firma l'ordinanza: sospeso anche il mercato settimanale e l'apertura della biblioteca comunale

A Santa Maria a Vico è stata sospesa l’apertura dei bar dalle 20 alle 5 e al contempo l'apertura di tutti i locali che effettuano la somministrazione di cibo e bevande dalle 23 alle 8. Inoltre le attività di centro estetico, barbiere, parrucchiere potranno essere svolte solo su appuntamento ed utilizzando idonei dispositivi finalizzati alla riduzione del rischio di contagio, così come l’esercizio delle attività professionali solo su appuntamento garantendo la distanza di sicurezza e senza affollamento nelle sale d’attesa. A disporlo è stato il sindaco Andrea Pirozzi che ha provveduto a firmare un'ordinanza in tal senso.

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Secondo quanto disposto dal primo cittadino, sospesi anche: l'apertura dei circoli ricreativi, associativi e di categoria, degli eventi e delle competizioni sportive di ogni ordine e disciplina svolti sia in luogo pubblico che privato (incluse le attività delle scuole calcio); il mercato settimanale; il servizio al banco per i bar (per i quali è consentito esclusivamente il servizio d’asporto e il servizio al tavolo per i quali dovrà essere garantita la distanza interpersonale di almeno un metro ed installato almeno un punto di erogazione di sanificante per le mani a disposizione del personale ed uno per l’utenza); l’apertura della biblioteca comunale. 

Attraverso l'ordinanza, il sindaco Pirozzi ha inoltre invitato tutti i titolari e gestori dei supermercati di estendere l’orario di apertura giornaliero per diluire nel tempo la presenza contemporanea attuando le misure di contingentamento previste nel decreto del premier Giuseppe Conte. Sarà infine istituito un servizio specifico per l’assistenza alle persone costrette presso le proprie abitazioni.

"La sanzione per chi viola le limitazioni agli spostamenti è quella prevista in via generale dall’articolo 650 del codice penale (inosservanza di un provvedimento di un’autorità: pena prevista arresto fino a 3 mesi o l’ammenda fino 206 euro) salvo che non si possa configurare un’ipotesi più grave quale quella prevista dall’articolo 452 del codice penale (delitti colposi contro la salute pubblica che persegue tutte le condotte idonee a produrre un pericolo per la salute pubblica) - sottolinea Pirozzi nell'ordinanza - Per le attività commerciali che invece violano le disposizioni dell'ordinanza è comminata la sospensione dell’attività e delle correlate sanzioni accessorie".

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