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Giovedì, 25 Aprile 2024
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Tribunali chiusi, gli avvocati casertani chiedono assistenza alla Cassa Forense

Alberto Martucci scrive all'Ente previdenziale: "Esistenza economica e sociale dei legali messe a dura prova"

Soppressione dei contributi minimi ed un indennizzo da 600 euro al mese, come previsto dal decreto "Cura Italia" per le partite iva iscritte all'Inps. E' stata questa la richiesta che arriva dagli iscritti dell'associazione "Avvocati in Caserta", presieduta da Alberto Martucci, che ha inoltrato una nota alla Cassa Forense e, per conoscenza, all'Ordine degli Avvocati di Santa Maria Capua Vetere.   

"La nota pandemia da coronavirus, le restrizioni imposte dalle Istituzioni Centrali e Territoriali, la chiusura di tutte le attività giudiziarie con termine ripetutamente prorogato (l'ultima proroga è al 15 aprile nda), sta mettendo a dura prova l’esistenza economica e sociale degli avvocati su tutto il territorio nazionale - si legge nella missiva di Martucci - Privi di reddito fisso e di altre forme assistenziali o di ammortizzatori sociali, gli avvocati, privati anche dell’unica loro fonte di reddito, di questo passo non avranno lunga vita e con essi le loro famiglie e i loro cari. È questo il tempo in cui l’Ente Assistenziale degli Avvocati, da sempre finanziato anche ai limiti delle possibilità dei singoli professionisti, intervenga a loro sostegno impegnando, per la sopravvivenza della classe, parte del cospicuo patrimonio accumulato".

Martucci, richiamando le richieste già formulate da altre associazioni ed istituzioni forensi, ha ribadito la necessità di "sopprimere le rate relative al pagamento dei contributi minimi anno 2020 fino alla piena ripresa dell’attività giudiziaria su tutto il territorio nazionale e comunque per le scadenze di aprile e giugno 2020; erogare contributi assistenziali in caso di bisogno prevedendo - analogamente a quanto previsto dal decreto “Cura Italia” per gli altri lavoratori autonomi - un indennizzo di 600 euro al mese per ogni iscritto alla Cassa Forense fino alla piena ripresa dell’attività giudiziaria su tutto il territorio nazionale; per i redditi prodotti nell’anno 2020 prevedere una contribuzione minima in misura proporzionale per gli Avvocati con reddito inferiore ad euro 20.000; disporre infine ogni ulteriore iniziativa che supporti in maniera congrua e concreta la professione forense".

L'auspicio è quello dell'emanazione di provvedimenti "perché la sopravvivenza degli avvocati non solo è sinonimo di sopravvivenza dei principi sociali, giuridici e costituzionali del nostro Paese ma è sopravvivenza anche della stessa istituzione assistenziale forense", conclude l'avvocato casertano. 

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