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Nuovo boom di contagi: "392 in un giorno, ma il 98% sono asintomatici"

De Luca dopo il pugno di ferro prova a trasmettere tranquillità: “Oggi numeri elevati in Terapia intensiva, ma rispetto a 6 mesi fa la carica virale è più bassa”

I numeri della Campania nella pandemia da coronavirus continuano a crescere ed a preoccupare. Nelle ultime 24 ore, infatti, è stato segnato il nuovo record di tamponi positivi in un giorno (392, +2 rispetto a quelli di giovedì). Ma dopo aver utilizzato il pugno duro nei giorni scorsi (col divieto ai locali di vendere alcol dopo le 22 e le restrizioni dei matrimoni), oggi il presidente della Regione Vincenzo De Luca prova a trasmettere tranquillità. “Ho registrato qualche elemento di depressione ed angoscia - ha affermato nel punto settimanale sulla pandemia - non aiutano e non servono a risolvere i problemi. Dobbiamo capire bene qual è la situazione ed avere chiaro il quadro dei comportamenti”.

Le tre cause dell’aumento dei contagi

Il governatore ha spiegato: “Abbiamo numeri elevati con una differenza rispetto a 6 mesi fa. Il 98% dei positivi sono asintomatici ed abbiamo un ridotto numero di arrivi nelle Terapia intensive (sempre rispetto al piccolo di marzo ed aprile, ndr). Oggi ci sono numeri elevati (in ospedale, ndr), ma l’aggressività del Covid è minore rispetto a 6 mesi fa, c’è una carica virale più bassa”. De Luca ha anche svelato le motivazioni di questi aumenti che egli stesso ha chiesto nella riunione con l’Unità di Crisi. “La prima valutazione riguarda l’apertura totale di maggio in Italia, con la Campania che è diventatala regione più esposta, perché siamo la regione con la densità abitativa più alta d’italia”. Il secondo “motivo oggettivo è relativo al fatto che le regioni del Nord sono uscite più tardi dalla prima ondata e quindi avranno un ritardo nella ripresa della seconda ondata”. Il terzo, invece, secondo De Luca “è collegato ad uno screening più ampio che noi facciamo rispetto a quello che prescrive il Ministero della Salute nella ricerca dei contatti dei casi positivi, visto che oltre ai familiari noi cerchiamo anche amici e colleghi che potrebbero aver contratto il virus”. 

I ‘problemi soggettivi’ della Campania

Ma oltre a questi “casi oggettivi”, così come li ha definiti De Luca, ci sono anche dei “casi soggettivi”, cioè i “comportamenti irresponsabili”. “Dopo l’estate, da fine luglio e ad agosto, c’è stata una diffusione enorme di comportamenti irresponsabili, come se fosse dilagata l’idea che il Covid non esistesse più. Questi comportamenti devono tornare immediatamente ad essere responsabili. Abbiamo 2 aggravanti rispetto a marzo ed aprile: l’apertura dell’anno scolastico e l’arrivo dell’epidemia influenzale. Questi due elementi devono creare una preoccupazione in più - ha spiegato De Luca - altrimenti il problema diventa serio. Ci facciamo male". De Luca ha inoltre parlato di "scandalo nazionale per i mancati controlli delle ordinanze regionali e nazionali".

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