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Giovani bivaccano in piazza. "Tolleranza zero, chiedo aiuto ai genitori"

Il primo cittadino: "Da adesso in poi ci sarà tolleranza zero, ho trovato il macello"

I sindaci sono disperati. Nonostante i numerosi contagi, i morti, la disperazione di centinaia di famiglie ci sono ancora troppe persone che vivono come se nulla stesse accadendo. E' accaduto anche a Francolise dove il sindaco Gaetano Tessitore ha chiesto un aiuto anche ai genitori dei giovanissimi. 

Per il primo cittadino "siamo arrivati ormai in una situazione di emergenza difronte alla quale è diventato inderogabile mettere un freno. I contagi aumentano in modo esponenziale in Italia e nel nostro comune, e sembra comunque che non sia un nostro problema".

Il primo cittadino è stato in giro fino alle 22.30 di ieri (sabato 7 novembre) al fine di verificare il rispetto delle regole Covid emanate dalla regione Campania e dall'ultimo DPCM ma "sono rimasto allibito dallo spettacolo che mi si è presentato. Assoluta inosservanza del distanziamento sociale fin dalle 18. Infatti alle 20 circa ho dovuto redarguire una decina di ragazzini, dodicenni circa, che in piazza Fontana mangiavano e bevevano, ammassati l'uno sull'altro con grave rischio di contagio. Visto che le scuole sono chiuse, al fine di contenerlo, mi chiedo quale debba essere, in questa fase così delicata e pericolosa, il compito di noi genitori se non quello di educare in primis la famiglia al rispetto delle regole a tutela della salute di tutti".

Ma non finisce qui perché "alle 22.30 , ho trovato il "macello" lasciato sulle piazze e sui marciapiedi dai più grandicelli, che, non solo non hanno rispettato le regole, ma hanno lasciato il paese peggio di un letamaio. Siamo arrivati al punto di non ritorno. Noi come Amministrazione stiamo facendo il massimo possibile, ma non pissiamo più tollerare comportamenti lesivi messi in atto nei confronti della vita di tutti. A me corre l'obbligo di tutelare la salute, per cui non me ne vogliate, ma da oggi in poi sarà tolleranza zero, mettendo in campo tutte le forze disponibili deputate al controllo. Chiedo a voi, che siete i cardini della società civile, di non prendere questo come un rimprovero, ma come l'ennesimo invito ad aiutarci ad aiutarvi e farsì che insieme si possa uscire da questa immane tragedia". 

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