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"Asporto consentito fino alle 22,30", De Luca corre ai ripari dopo l'ordinanza

Sospiro di sollievo per i titolari di bar ristoranti, pizzerie, gelaterie, pub, vinerie e simili. "Nell'ordinanza era stato fatto un errore materiale"

Il servizio di asporto per bar ristoranti, pizzerie, gelaterie, pub, vinerie e simili, sarà consentito fino alle 22,30. Sospiro di sollievo dunque per gli esercenti che credevano di poter effettuare solo consegne in delivery, perdendo anche gli introiti per l'asporto. Il presidente della Regione Campania, Vincenzo De Luca, corre ai ripari dopo l'ordinanza firmata dopo il Dpcm del premier Giuseppe Conte. 

"Si comunica che, per mero errore materiale, nel punto 1.4, primo periodo, del dispositivo dell’ordinanza indicata in epigrafe - pubblicata sul Burc n. 212 del 26 ottobre 2020 - prima delle parole 'è fatto divieto', risultano omesse le parole 'dalle ore 22,30'. Il testo corretto del dispositivo di cui al menzionato punto 1. 4 risulta, pertanto, essere il seguente: '1.4. fatto salvo quant’altro previsto dal DPCM 24 ottobre 2020, a tutti gli esercizi di ristorazione (bar, ristoranti, pizzerie, gelaterie, pub, vinerie e simili), dalle ore 22,30 è fatto divieto di vendita con asporto. Sono esclusi dal divieto gli esercizi di ristorazione che ordinariamente svolgono attività di asporto con consegna all’utenza in auto, i quali possono esercitare la propria attività nel rispetto delle misure di prevenzione e sicurezza vigenti, assicurando un sistema di prenotazione da remoto'. La consegna a domicilio è comunque ammessa, con possibilità di disporre la partenza dell’ultima consegna fino alle ore 23”.

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