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Cooperativa 'sfrattata' dal bene confiscato: "E' un attacco al mondo dell'antimafia"

Il duro commento del portavoce del Forum del Terzo Settore della Campania

Nella notte tra venerdì e sabato della scorsa settimana l’Ambito territoriale C9 ha comunicato via mail la chiusura del gruppo di civile convivenza con ospiti psichiatrici gestito dalla cooperativa sociale Apeiron presso il bene confiscato Villa Imposimato sito nel comune di Pignataro. Il motivo della decisione è stato indicato in una mancanza documentale indi una procedura di autorizzazione avviata a metà 2020. La cooperativa ha invece inviato entri i termini di legge previsti tutta la documentazione a mezzo pec.

"Quello a cui si assiste in quel territorio è un attacco ai budget di salute ed ai beni confiscati. Attacco non solo alla cooperativa sociale Apeiron, ma all’intero mondo dell’antimafia e del terzo settore casertano. Attacco che segue i dieci furti perpetrati nel bene confiscato negli ultimi due anni, la campagna mediatica diffamatoria contro la cooperativa, le lettere anonime inviato ai rappresentanti di Apeiron. Per la chiusura del servizio svolto con pazienti psichiatrici la Apeiron ha presentato ricorso al Tar della Campania". A sottolinearlo in una nota è Giovanpaolo Gaudino, portavoce del Forum del Terzo Settore della Campania.

"Questa è una situazione emblematica della situazione dei Progetti Terapeutici Riabilitativo Individuali in provincia di Caserta, che teniamo a denunciare, oltre che a portare la nostra vicinanza ad un ente del terzo settore, la cooperativa sociale Apeiron, da sempre impegnato sul fronte socio-sanitario in un territorio complicato - aggiunge Giovanpaolo Gaudino - È inaccettabile l’offensiva scagliata contro la cooperazione sociale che si sostituisce al pubblico. Inaccettabile che dei soggetti fragili restino senza servizi per loro essenziali senza preavviso".

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