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"La storiella dell'assessore non è reale. I tagli dello Stato hanno colpito tutti i comuni"

L'ex consigliere Galluccio: "In pochi anni siamo passati da 9 a 23 milioni versati agli Enti"

“Da assessore tecnico per tutte le stagioni e da vecchio amministratore, più che una ramanzina di ufficio mi sarei aspettato molto di più”. E’ la risposta che Michele Galluccio, esponente della Lega ed ex consigliere comunale di Aversa, recapita all’assessore alle Finanze Francesca Sagliocco che domenica ha risposto alle accuse che le erano state lanciate dall’ex sindaco Enrico De Cristofaro (della cui giunta ha fatto parte per un anno circa) sullo stato dei conti dell’Ente. “Da brava tecnica - spiega Galluccio - mi sarei attesa qualche spiegazione in più​ ai giovani consiglieri che in questi giorni hanno avuto l’onore​ di vedere per la prima volta​ un bilancio consuntivo, facendo confusione tra debiti, crediti e fondo di dubbi esigibilità, inquinando i pozzi. L’assessore dovrebbe ben far capire​ ai giovani apprendisti che ogni bilancio, specialmente quello Consuntivo, viene redatto dallo stesso ufficio da 20 anni, viene poi vistato da un dirigente, con un parere dell’organo dei revisori dei conti che​, alla fine, nella loro relazione, danno sempre raccomandazioni. Se avessero trovato qualcosa di così scandaloso, come si vuole far credere, di certo non avrebbero fatto complimenti nel denunciarlo mettendo tutto nero su bianco”.

Per Galluccio “la fotografia senza ritocco é stata da sempre la stessa di quella che oggi qualcuno cerca di sbandierare​, alterando, come sempre fanno, la realtà; se volessimo stare al gioco della storiella inventata degli ultimi 20 anni in cui cadrebbe anche il sindaco del 1999-2000, dividendo il famigerato debito per ogni singolo anno, sarebbe meno di un milione​ ogni 12 mesi su un bilancio di 30 milioni annui. Quasi niente. Ma sappiamo entrambi, io e l’assessore, che detta cosi è una storiella non reale. Anzi l’assessore dovrebbe spiegare come la situazione​ negli anni sia diventata sempre più complicata; in particolare dal 2011, quando il Comune riceveva oltre 9 milioni di euro​ dallo Stato, fino ad arrivare a 3 milioni o poco più degli ultimi anni; oppure come le leggi stringenti sul personale (dove lo Stato prevedeva la possibilità di un’assunzione ogni 5 dipendenti andati​ in pensione se il bilancio lo avesse permesso).​ Quindi il bilancio degli ultimi 10 anni, con enormi difficoltà e senza prenderserla con gli ultimi 200 anni,​ di fatto, ha avuto una compressione​ che, in minima parte, si é trasformata nella difficolta di mantenere i servizi minimi,​ mettendo in difficoltà​ non solo Aversa​ ma tanti Comuni del Sud​ della stessa dimensione​“.

Il nodo vero, resta la scarsa capacità di incasso da parte del Comune: “Tornando alla realtà, specialmente quella attuale con le difficoltà di incasso dei tributi comunali, l’assessore dovrebbe cominciare dal​ vedere​ le cose specialmente​ di questo ultimo anno passato, dove non é stato inviato neppure il ruolo dell’acqua del 2019 e la percentuale di incasso della Tari é sicuramente tra le più basse di sempre. Inoltre, considerando la situazione creata dall’emergenza Covid, le difficoltà degli incassi dell’Ente​ potrebbero sicuramente avere ​ maggior difficoltà, visto l’accumulo di tasse che ci sarà per lo spostamento delle scadenze che sono state fatte sia​ a livello governativo che regionale, portando ad un ingorgo di pagamenti tra fine 2020 e 2021 dove non tutte le famiglie​ ed attività commerciali riusciranno ad essere ligi per mancanza di liquidità. Infine attendo di conoscere dall’assessore anche l’esito della gara dei tributi, atteso da oltre un anno. Un’azione che sicuramente potrebbe aiutare il Comune ad aumentare la capacità di riscossione, quantomeno del pregresso”.

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