rotate-mobile
Attualità

Cemento ed asfalto stanno "inghiottendo" Terra di Lavoro | LA CLASSIFICA

I dati sul consumo di suolo dell'Ispra: Aversa maglia nera in provincia

Meno "terra" a disposizione dei casertani. E' quanto emerge dallo studio dell'Ispra sul consumo di suolo relativamente al 2017 per province e comuni.

IL CONSUMO DI SUOLO

In primis va precisato come per consume di suolo si intende la “perdita di una risorsa ambientale fondamentale, dovuta all’occupazione di superficie originariamente agricola, naturale o seminaturale”, dovuta soprattutto alla “costruzione di nuovi edifici, fabbricati e insediamenti, all’espansione delle città”: in sostanza nel passaggio da una “copertura non artificiale (suolo non consumato) a una copertura artificiale del suolo (suolo consumato)”. A livello nazionale nel 2017 il territorio consumato è pari al 7,65% del suolo italiano. Media più elevata in provincia di Caserta dove, secondo Ispra, il consumo di suolo al 2017 è pari al 9,94%, circa 26363 ettari ed un aumento di 0,21% rispetto all'anno precedente e circa 56 ettari "persi" in un anno.

IL CAPOLUOGO

In numeri per quanto riguarda Caserta il suolo "occupato" è circa il 23,8% del totale. Nel 2017 l'intervento più significativo (7,7 ettari) "è dovuto principalmente alla realizzazione di una serie di strade nei pressi del nuovo Policlinico - si legge nel rapporto Ispra - Tale intervento, che si sviluppa nell’ambito urbano ad est della città, ha lo scopo principale di creare, oltre ad una rete di penetrazione alla viabilità più segnatamente urbana, una rete di collegamento tra le molteplici infrastrutture pubbliche o di preminente utilizzo pubblico. L’intervento prende luogo nell’area designata dal PIP di San Benedetto per la realizzazione di “insediamenti eco-compatibili a carattere non inquinante”.

Per quanto riguarda la densità abitativa a Caserta vivono 14,14 persone per chilometro quadrato (il picco è a Casavatore con ben 123 persone ogni km quadrato).

I COMUNI

Per quanto riguarda i comuni va fatta una distinzione. Ci sono quelli dell'alto casertano dove si registra un consumo medio di suolo di pochi punti percentuali mentre è la zona sud, dal capoluogo verso il napoletano, che fa registrare picchi significativamente più alti rispetto alla media nazionale. La maglia nera a livello provinciale spetta ad Aversa dove è consumato circa il 64,5% del suolo cittadino. A Portico di Caserta il 59,5% del suolo mentre a San Nicola la Strada è consumato il 56,5% del suolo.

Da segnalare il 51% di suolo consumato a Casapulla, il 46,7% a Capodrise, il 43,6% a Carinaro, il 47,1% a Lusciano, il 50,3% a Casapesenna, il 41,9% a San Cipriano d'Aversa e il 45,8% a San Marcellino. A Maddaloni è consumato il 25,2% del suolo, Marcianise, invece, fa registrare il 37,4% di terreno consumato, Santa Maria Capua Vetere il 36,1%, mentre Capua e San Felice a Cancello sono ben al di sotto del 16% (13,1% e 15,8%).

Differente la situazione nella zona matesina dove quasi tutti i comuni si attestano sotto il 7%, in linea o in misura inferiore al dato nazionale: Piedimonte Matese 6,8%, Alife 6,5%, Caiazzo 6,9%, per citarne alcuni.

Si parla di

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Cemento ed asfalto stanno "inghiottendo" Terra di Lavoro | LA CLASSIFICA

CasertaNews è in caricamento