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Attualità Santa Maria a Vico

Scintille dopo il consiglio, botta e risposta al vetriolo tra Ferrara e l'opposizione

Il capogruppo di maggioranza: "Toni da bar ma senza proposte". La minoranza: "Due anni di nulla, solo selfie e bugie"

Non si ferma il braccio di ferro a distanza tra la maggioranza e l'opposizione consiliare a Santa Maria a Vico.

Ad aprire le danze, stavolta, è stato il capogruppo di maggioranza Marcantonio Ferrara che ha evidenziato come dai banchi della minoranza "ogni occasione è utile per accendere la discussione senza alcun riferimento agli argomenti trattati. Nell’ultimo consiglio a massimizzare l’apporto democratico della gestione del consiglio abbiamo visto e commentato ben 4 interrogazioni presentate dai consiglieri di minoranza, sviscerando e delucidando ogni dubbio. Invece costoro, svilendo il senso democratico di contraddittorio, all’intervento della consigliera Signoriello hanno alzato i toni e sovrapposto urla, limitando l’espressione democratica dell’intervento della consigliera. L’importanza delle istituzioni e dei ruoli che essi stessi sono stati incaricati a svolgere dai loro elettori dovrebbe ricevere maggiore attenzione da tali consiglieri, in ricordo del fatto che nel solenne consesso non è possibile pensare di comportarsi alla stregua di un banco da bar".

Piccata la replica dell'opposizione. "Giusto per rimarcare sempre la verità cosa lontana dalla bocca e dalla penna di questa maggioranza, invitiamo tutti a rivedere le immagini del consiglio ultimo - si legge in una nota - Ormai a breve saranno 2 anni di nullità, bugie e selfie. Fortunatamente anche i cittadini sono stufi ed hanno capito". Per la minoranza Ferrara "nei bar e per strada dice una cosa e quando il padrone lo invita a mettere insieme 4 bugie, dice altro. Vabbè questo è il loro cavallo di Troia".

L'opposizione invita il capogruppo a "dare risposte serie sui finanziamenti persi e le relative opere bloccate ormai da tempo e che con un ufficio tecnico ormai quasi chiuso. Santa Maria a Vico risulta essere la  "la prima città d’Italia" per opere incompiite. Dei 100 mila euro spesi per gli eventi (non ancora capiamo quali e dove sono stati fatti e soprattutto chi ha ricevuto i fondi). Per certo si sa che sono stati distribuite tonnellate di frutta. Ma soprattutto dovrebbe ancora rispondere ai cittadini della famosa legna al cimitero. Prima di concludere è arrivato anche il nome che qualcuno spieghi ai novelli consiglieri il significato della politica, dei regolamenti e che faccia capire che il consiglio comunale non è un bar oppure un circolo ma un luogo serio dove “non si parla di fatti personali” ma bensì di fatti che interessano la collettività. Il resto è storia nota e ci riserviamo di far sapere ai nostri cittadini l’ennesima vergogna messa in atto da questa maggioranza".
 

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