Passa il bilancio tra le polemiche. Si è concluso in serata il consiglio comunale di Recale con la maggioranza guidata dal sindaco Lello Porfidia che ha votato, unita e compatta, lo strumento finanziario di previsione 2018-2020 mentre l'opposizione, composta solo dai consiglieri del gruppo Recale Domani (Antimo Argenziano, Ciro Rossi e Maria Sorbo) stante l'assenza di Orballo, ha espresso parere contrario al documento.

Un consiglio lungo - durato circa 3 ore - durante il quale non sono mancati i momenti di tensione tra maggioranza e minoranza consiliare. In particolare tra i motivi di polemica c'è il Documento Unico di Programmazione, approvato alla fine di marzo dalla civica assise recalese, ritenuto dall'opposizione un "libro di belle parole" a cui non sono seguite azioni concrete.

Nel documento, infatti, sono presenti azioni per anziani, giovani (con iniziative come la riqualificazione della biblioteca comunale o il forum dei giovani) o, ancora, iniziative per le attività produttive. Ma nell'atto successivo, nel bilancio di previsione approvato oggi, non sono previsti impegni di spesa per portare avanti tali iniziative.

Inoltre dai banchi dell'opposizione è stata attaccata la politica di "austerità" e della "sobrietà" indicata nel Dup approvato dall'amministrazione Porfidia cui ha fatto seguito, di contro, l'aumento delle indennità (stimato intorno al 30% in più rispetto all'amministrazione uscente guidata dall'ex sindaco Patrizia Vestini) per i membri della giunta e per il presidente del Consiglio Comunale. "Un aumento di 19mila euro di spese solo per i vostri compensi", si legge in un documento di Recale Domani, mentre le aliquote sono rimaste al massimo. Perplessità a cui il sindaco Porfidia ha risposto fornendo giustificazioni che comunque non hanno convinto i tre dell'opposizione. Alla fine i voti: il bilancio di previsione passa con i pareri favorevoli della sola maggioranza.