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Nomine, deleghe, bandi e Natale: amministrazine nel mirino

I consiglieri di minoranza: "Sarà il Tar a pronunciarsi sulla regolarità in merito alla scelta del nuovo presidente del consiglio comunale"

Dura presa di posizione da parte dei consiglieri comunali di minoranza al termine dell'ultimo consiglio comunale a Santa Maria a Vico. I consiglieri Franco De Lucia, Cesare Piscitelli del Movimento 5 Stelle, Igino Nuzzo di Fratelli d'Italia e Pasquale Crisci hanno espresso stupore e malcontento in merito al rimpasto di giunta operato dal sindaco Andrea Pirozzi: "Siamo rimasti esterrefatti che in consiglio comunale invece di parlare di contenuti, questa maggioranza abbiamo perso il tempo solo per mettersi in posa. Nessuna spiegazione formale sulle scelte delle nuove deleghe, eppure l’esigenza della motivazione dell’atto di revoca di un assessore viene ritenuta indispensabile anche da parte della giurisprudenza. Come non hanno capito che l’incarico di presidente del Consiglio è un ruolo istituzionale che non può far parte del Manuale Cencelli".

Inoltre sottolineano presunti errori nella scelta del presidente dell'Assise: "Avremmo voluto anche noi votare il primo presidente del Consiglio donna, ovviamente seguendo l’iter corretto, ma non l’hanno permesso. Anni di poltronismo comunale non è bastato per far riconoscere lo statuto che essi stessi hanno sottoscritto. La nomina ha un vizio di forma e di sostanza ma sarà il Tar a decidere".

E ancora: "Le deleghe date ai consiglieri non sono previste dallo Statuto e tanto meno consentite dal TUEL-Testo Unico Enti Locali, un parere espresso dal Ministero del 12 agosto 2019 nell'ambito dell'autonomia statutaria dell'ente locale, asserisce che il consigliere può essere incaricato di studi su determinate materie o compiti che non implichino la possibilità di assumere atti a rilevanza esterna, né di adottare atti di gestione spettanti agli organi burocratici, poiché aventi in qualità di consiglieri funzione di controllo  ne scaturisce l'esigenza di evitare una incongrua commistione nell'ambito dell'attività di controllo stessa. Vedasi delega incarico Bilancio e Tributi o Edilizia e Condono attribuiti a semplici consiglieri comunali".

Inoltre non mancano critiche alla gestione delle attività comunale e ai risultati raggiunti: "Per i Tributi locali sono stati recuperati circa 6000 euro, i cittadini comprenderano quale è  il potere di recupero di questa amministrazione, che ha affidato oltretutto tale onere ad una società esterna. Ma davvero scherziamo? La politica non è di stimolo agli uffici competenti, la politica delinea l’indirizzo ma oggi oltre alle opere incompiute perde un‘altra occasione. In tema di ambiente vi era un piccolo bando provinciale a cui il Comune ha partecipato ma ancora una volta, come accadde con il bando Mangia Plastica, non si è riusciti ad ottenerlo. Quindi altre spese di progettazione in uscita a carico dei cittadini. E poi ci chiediamo come venga gestito a livello di deleghe assessorili questo Comune?".

E sempre sul tema ambientale viene ricordato: "Furono installate delle colonnine per il monitoraggio dell’aria, furono messe in funzione e poco dopo sparirono dalla visione dell’App Ancler, un'App per la localizzazione dei terminali nel territorio. La rilevanza dei dati non era corretta o non piaceva a chi doveva adoperarsi in merito e la soluzione adottata è stata quella di staccare tutto".

Quindi i consiglieri di minoranza concludono: "Si viene in consiglio comunale e non si ascolta. Offese gratuite pur di sostenere un comportamento errato, nonostante le lapalissiani considerazioni supportate dalle normative vigenti. Ci rendiamo conto che il loro unico obiettivo è mettersi in posa per la foto più bella da pubblicare sui social. Ora in vista del Natale aspettiamo ansiosi gli eventi programmati, tanto per capire se la nostra città è ancora la perla della Valle o i cittadini, per rallegrarsi, dovranno recarsi nei comuni limitrofi. Speriamo non sia così, altrimenti, vista la poca attitudine progressista o lungimirante, a questa amministrazione non resterebbe che una sola soluzione, dimettersi".

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