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Il gruppo di Toti in maggioranza, l'opposizione: "Ma non era una coalizione di centrosinistra?"

Duro documento firmato da Di Rienzo, Nocerino, Ragozzino e Vegliante

La scelta di tre consiglieri di maggioranza (Michele Giugno, Pietro Caruso e Luigi Sperino) di aderire al movimento 'Cambiano' di Giovanni Toti ha creato qualche grattacapo nella coalizione di centrosinistra guidata dal sindaco Luca Branco. Il nuovo movimento, infatti, è chiaramente ad ispirazione di centrodestra sovranista, visto che il suo leader nazionale ha stretto un patto con Matteo Salvini e Giorgia Meloni, mentre in provincia di Caserta è affidato al consigliere regionale Gianpiero Zinzi, che pure è di area di centrodestra.

Sulla vicenda sono intervenuti anche i quattro consiglieri di opposizione di Capua Angelo Di Rienzo, Rosaria Nocerino, Melina Ragozzino ed Anna Vegliante. "Apprendiamo con grandissimo stupore - si legge nel documento - non senza una buona dose di “curiosità”, la scelta dei tre consiglieri comunali della coalizione di centrosinistra, attualmente alla guida della città di Capua, di aderire al movimento 'Cambiamo' di Giovanni Toti e rappresentato in Campania da Gianpiero Zinzi che si colloca politicamente nell’area del centro destra italiano. Uno stupore accresciuto dalla considerazione che la coalizione premiata nel ballottaggio dello scorso giugno in città si è presentata agli elettori con una indicazione politica chiara e netta: “La nostra è una coalizione politica e ci sono i presupposti affinché la coalizione di centrosinistra possa proseguire il percorso progressista". Ebbene alla luce dei fatti richiamati dobbiamo dedurre che delle due è una: o siamo di fronte ad una coalizione di centrosinistra che non ha più la maggioranza in consiglio comunale, oppure si tratta di una operazione di mero trasformismo politico, di “ricollocazione opportunistica” in vista dei prossimi appuntamenti elettorali che vedranno coinvolta la nostra comunità con il rinnovo del Consiglio Provinciale tra poche settimane e del Consiglio Regionale la prossima primavera. In tutti e due i casi appare opportuna e necessaria una operazione di onestà e chiarezza politica dell’intera maggioranza nel rispetto degli elettori e della Città".

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