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“Mi sono svegliato dall’oppio velardiano”. Consigliere prende le distanze dal sindaco

Giuseppe Golino: “Qui vige il pensiero unico e l’uomo solo al comando”. L’opposizione abbandona l’aula in polemica con la maggioranza

Dall’oppio velardiano all’uomo solo al comando. E’ stato un intervento duro quello del consigliere comunale di Marcianise Giuseppe Golino che, di fatto, ha preso le distanze (è il terzo consigliere a farlo, dopo Raffaele Delle Curti e Lina Tartaglione) dalla maggioranza guidata dal sindaco Antonello Velardi col suo intervento all’inizio del consiglio comunale di mercoledì sera teso a chiarire quanto era accaduto tra lui ed il primo cittadino che gli aveva revocato la delega alla Protezione civile.

Dalla lite alla revoca: “Ringrazio il sindaco di avermi svegliato”

"Nei giorni scorsi - ha spiegato Giuseppe Golino - la mia figura di consigliere comunale è stata oggetto di attacchi indegni e vergognosi, ancor più dolorosi perché fatti da personaggi che occupano ruoli istituzionali di rilievo e coi quali ero convinto di avere un rapporto d amicizia ed una condivisione di idee”. Poi spiega l’inizio della fine. “Mi è stato detto che non avrei dovuto evidenziare una inefficienza amministrativa senza il nulla osta di qualcuno, come se fosse stata compiuta una lesa maestà. Fare un’autocritica è simbolo di una volontà di migliorare e migliorarsi. Il mio voleva essere uno sprono ad azioni concrete per la città”.  Ma questo ha portato ad una lite col sindaco Velardi che gli ha revocato la delega alla Protezione civile. “Mi sono svegliato fortunatamente da questo oppio velardiiano, dove vige il pensiero unico, un solo uomo al comando e la fedeltà cieca al capo” ha aggiunto il consigliere Golino. “Io sarò sempre fedele ad un progetto condiviso. Oggi devo ringraziare il sindaco di avermi svegliato”. E poi, parlando con l’opposizione, ha aggiunto: “Non si sfreghi le mani. Non perdetevi per strada. Ovemai si dovesse verificare che questa maggioranza, per improbabili incidenti di percorso, non avesse la capacità e l’autorevolezza per proseguire l’azione amministrativa venisse soccorsa da quella poiccola parte dell’opposizione inetta e complice sarebbe una vera vergogna”. Poi, rivolgendosi ai colleghi di maggioranza, ha aggiunto: “Faccio un appello ai miei consiglieri di maggioranza di uscire dall’oppio velardiiano, ne vale la pena. Dobbiamo avere sempre una coscienza critica. Io sto con questa maggioranza con orgoglio, ma sarà la sentinella della legalità e di quelle trame subdole tra figure istituzionali e dirigenziali che costituiscono l’anticamera della corruzione”.

L’opposizione abbandona l’aula: “Una pagliacciata”

I consiglieri di opposizione hanno poi deciso di abbandonare il consiglio comunale dopo che la maggioranza “ci ha impedito di discutere sei mozioni che avevamo presentato” ha affermato Raffaele Delle Curti. “Un consiglio comunale che è stato una buffonata, una pagliacciata”. Gli ha fatto eco Dario Abbate: “Ci hanno boicottato inventando la mancanza della linea internet. Guardando i video vi renderete conto dello squallore che si è vissuto in aula”. Per il medico Antonio Tartaglione “non vogliono la nostra collaborazione, visto che tutto quello che portiamo in consiglio comunale viene bocciato”. Più duro Alessandro Tartaglione: “La volontà forte di questa maggioranza è di non far discutere minoranza. Si inventano la pregiudiziale che serve ad impedire la discussione. Il consiglio comunale è ormai svuotato”. Anna Arecchia ha parlato di “bassa politica”, mentre Pinuccio Moretta di fatto storico. “E’ la prima volta che si blocca una mozione con una pregiudiziale”.

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