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Sabato, 20 Aprile 2024
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Record di Comuni in dissesto nel casertano, l'allarme della Cisl

Il segretario Della Rocca: "La nostra è la provincia con il maggior numero di Enti locali in dissesto, che non possono procedere a nuove assunzioni"

Il periodo post quarantena segna uno dei più gravi momenti di crisi economica del nostro Paese, com'è ormai evidente a tutti. A soffrirne anche la pubblica amministrazione, in affanno sia dal punto di vista economico che da quello organizzativo. Una delle maggiori difficoltà degli enti locali sul territorio in questo momento è quella di rimpiazzare figure importanti che sono state poste in quiescenza, sia per la legge Fornero che per la Quota 100 o per un processo di pensionamento naturale.

In quasi tutti gli enti del territorio provinciale di Caserta esiste ormai questa carenza del personale e quello che resta delle risorse umane è costretto ad assorbirsi carichi di lavoro eccessivi. Questa situazione provoca un disagio lavorativo notevole che certamente non va a favore del cosiddetto "benessere organizzativo", vale a dire la qualità del tempo professionale sul posto di lavoro. Sono numerosi gli enti locali in ritardo nell'attuazione di procedure assunzionali che possano favorire il ricambio generazionale nelle strutture. Il territorio sta vivendo un allarmante dissesto finanziario, Caserta è infatti la provincia con il maggior numero di amministrazioni locali in dissesto e predissesto. Questo aggrava notevolmente la situazione strutturale, in quanto gli enti in dissesto non possono procedere ai turnover.

Ancora più grave la situazione relativa al controllo del territorio che vede pochissimi agenti di polizia municipale in servizio, con un surplus di lavoro pari al 70%, in particolare nelle zone disagiate o densamente popolate. "Occorrerebbe un intervento legislativo - commenta Franco Della Rocca, segretario Generale Cisl Fp Caserta - che consentisse finalmente la velocizzazione dei processi di assunzione". Purtroppo il decreto ministeriale che individua le varie fasce in cui collocare i Comuni in base al rapporto fra spesa di personale ed entrate correnti ha praticamente realizzato un sostanziale blocco dei nuovi reclutamenti del personale ed in alcuni casi è a rischio anche il turn over al 100%. "Visto l'esodo conseguente ai pensionamenti con quota 100 - aggiunge il segretario - ci si attendeva una vera smossa se così si può dire, nell'iter delle assunzioni ed invece sono numerosi gli enti locali, anche in provincia di Caserta, ad oggi, a causa delle difficoltà finanziarie che ne hanno causato il dissesto o predissesto, a non poter provvedere alle nuove assunzioni, generando così un vero e proprio cane che si morde la coda. Siamo in un vero e proprio stallo".

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