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Rifiuti a peso d'oro, il sindaco corre ai ripari dopo la bufera per la mancata costituzione nel processo

La giunta approva una delibera dove afferma (nero su bianco) di aver saputo dell'udienza dalla stampa. Mandato a Marotta per scegliere un avvocato. Forza Italia: "Si nega l'evidenza"

La giunta comunale di San Nicola la Strada guidata dal sindaco Vito Marotta prova a correre ai ripari sulla delicata vicenda del processo sulla truffa per la pesata dei rifiuti che vede imputato l’imprenditore della Impresud Francesco Iavazzi. Dopo che Casertanews ha pubblicato la notizia della mancata costituzione di parte civile dell’Ente comunale (così come Caserta e Maddaloni) nel processo, la giunta Marotta è corsa ai ripari approvando una delibera con la quale si dà mandato al primo cittadino di affidare un incarico legale per costituirsi nel processo. E nell’atto ufficiale del Comune, Marotta sottolinea di aver appreso della notizia dalla “stampa locale”, ipotesi che ha provocato la dura reazione di Forza Italia che in un documento ha commentato: “Se non fosse una cosa tremendamente seria, ci sarebbe da ridere. Marotta corre ai ripari incaricando un avvocato “l’espletamento delle attività professionali volte all’acquisizione di informazioni e documentazioni sullo stato attuale della procedura penale sopra richiamata, e, all’esito, all’esperimento di ogni azione legale consentita a difesa delle ragioni dell’ente, ivi compresa la costituzione di parte civile nel processo penale, se tempestiva, o l’attivazione di una autonoma azione tesa ad ottenere il risarcimento dei danni tutti cagionati all’ente”. La cosa che, a noi come gruppo politico, sembra no grave ma gravissima, è che il fondamento, su cui si basa la delibera in questione, sia, e citiamo testualmente, “... da notizie diffuse dalla stampa locale…”- Cioè questa amministrazione si è mossa solo dopo aver appreso la notizia dalla stampa. E pure il procedimento in questione era noto. Ben venga questa solida presa di posizione, postuma e ritardataria, da parte dell’amministrazione. Però questi sono giochetti politici sulla pelle dei cittadini, ed è questo ad essere inaccettabile, oltre al danno subito dai cittadini che hanno pagato e pagheranno lo scotto di cotanta incapacità. Lo è ancora più quando si dicono cose del tutto inesatte. Per l’ennesima volta, infatti il sindaco mistifica la realtà, che è ben diversa da quella raccontata sui social e ai cittadini, fra ricostruzioni posticce e meriti altrui spacciati per propri. Ciò che fa specie è che nell’amministrazione siedono quattro avvocati (di cui lo stesso sindaco), che dovrebbero sapere benissimo come funziona il processo: quando si celebra un processo, la parte offesa del reato ha diritto ad essere informata, con indicazione del luogo, della data e dell'ora della prima udienza, quindi i fatti reali sono ben diversi da quello che racconta il sindaco Marotta ai cittadini. E a nostro avviso andranno chiarite le responsabilità di questa e altre dimenticanze poste in essere da questa amministrazione. Le uniche responsabilità sono di chi ha tergiversato per ragioni che vanno chiarite al più presto. Affermare il contrario, negando l’evidenza, è una chiara dichiarazione d’intenti e una dimostrazione lampante (se mai se ne sentisse il bisogno) delle tante “false verità” dell’Amministrazione, della incapacità nella gestione della cosa pubblica, accompagnata ad improvvisazione, nella migliore delle ipotesi”.

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