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Il Consorzio batte cassa in Comune: ingiunzione da 140mila euro

L'Ente non vuole pagare ed ha affidato l'incarico ad un avvocato

Il Comune di Casaluce si prepara ad una nuova ‘battaglia legale’ contro il Consorzio di Bonifica del Bacino Inferiore del Volturno. Sì perché è stata notificata in Comune una ingiunzione fiscale per il pagamento di 140mila euro ma l’Ente guidato dal sindaco Nazzaro Pagano ha negato che dovesse pagare questi soldi.

Per una serie di motivazioni che sono state riportate anche nell’atto di opposizione approvato dalla giunta. Il Consorzio chiede il pagamento dei canoni di scarico per gli anni dal 2008 al 2016 ma per il Comune l’atto di ingiunzione “presso la Commissione Tributaria Provinciale di Napoli, è nullo e destituito di ogni fondamento”.

Sottolineando una serie di motivi e cioè che l’Ente locale “è stato tratto in inganno dall’indicazione fornita nell’ingiunzione, circa la proponibilità dell’opposizione davanti alla Commissione Tributaria, laddove la giurisdizione è del Giudice Ordinario” ma anche perché “l’ingiunzione è nulla per essere emessa in carenza di potere da soggetto non legittimato in quanto i consorzi di bonifica e, conseguentemente, i loro concessionari non sono tra i soggetti legittimati ad usare la procedura di riscossione”.

Ci sono poi altre motivazioni tra le quali anche quella dell’intervenuta prescrizione per i canoni pretesi fino al 2011 in quanto questa documentazione si prescrive dopo 5 anni. A fare chiarezza comunque saranno i giudici visto che il sindaco ha conferito all’avvocato Civita Lucciola di Sessa Aurunca di difendere l’Ente con un impegno di spesa di 3500 euro.

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