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Coordinamento dello spettacolo 'escluso' da Comunalia: "Nessun bando pubblico"

Gli artisti casertani si sentono traditi da Casale: lettera pubblica al vicesindaco

Il coordinamento casertano dello spettacolo, dopo un'attenta riflessione successiva all'evento tenutosi lo scorso 3 e 4 dicembre sulla progettazione degli eventi dal vivo, ha deciso di scrivere una lettera pubblica riportando anche ciò che è stato detto durante il confronto con le istituzioni, per rendere partecipi i cittadini.

L’iniziativa intrapresa dal coordinamento nel richiedere un confronto con le istituzioni risale al periodo elettorale, quando tutti i candidati sindaco sono stati chiamati il 23 settembre a firmare un documento, prestando il proprio consenso ad un impegno ben preciso. Pio Del Gaudio, Raffaele Giovine, Ciro Guerriero, Carlo Marino, Romolo Vignola hanno sottoscritto l'atto redatto dall'associazione culturale formata da professionisti del settore dello spettacolo dal vivo, confermando di voler prendere onere e onori di azioni dimostrative sul territorio come: la gestione partecipata della spesa sulla cultura da parte degli enti locali; l'amministrazione di spazi sociali nell'interesse della collettività; la garanzia dell’adesione pubblica e divulgativa delle manifestazioni di interesse; la costituzione di un tavolo di progettazione dedicato ai bandi relativi alla valorizzazione del contributo della cultura.

Durante l'ultimo incontro intitolato “Ieri, oggi, domani - Gli Stati generali dello Spettacolo”, sono stati riportati gli ultimi due punti del documento sottoscritto dall'amministrazione comunale, per soffermarsi soprattutto su un paio di domande in particolare, rivolte al vicesindaco Emiliano Casale, già da quattro anni assessore agli eventi: come mai non viene fatta una manifestazione d'interesse per gli eventi culturali, in modo tale da incrementare e variare l'offerta di spettacoli? E ancora, come mai per la rassegna “RipartiAmo dal Teatro”, del marzo 2021, si è fatto un bando di interesse pubblico, iniziando una buona prassi e poi dopo nulla?

Casale ha evidenziato che i fondi arrivano al Comune dalla Regione Campania per il “capitolo” turismo, cultura e spettacolo. Dal dissesto del 2011 sappiamo, ha confermato l’assessore alla follia creativa, che per legge, non ci sono finanziamenti della cultura, in quanto tale ambito non è considerato un bene essenziale. Ma, possiamo attestare, in accordo con le istituzioni, che la cultura fa impresa, turismo e sviluppo. Ora, per quanto concerne il turismo, una parte del fondo regionale viene stanziato per la rassegna storica “Settembre al borgo” che merita un capitolo a parte.

Invece per gli spettacoli dal vivo, il dibattito che ha avuto come oggetto il “Piano strategico Cultura e Beni Culturali Programmazione 2021” dedicato alla valorizzazione del Teatro comunale Costantino Parravano, "ci lascia ancora adesso dubbi e perplessità, soprattutto dopo la lettura della delibera n.219 che stanzia i fondi per “Comunalia 2021” - si legge in una nota del Comitato - L'atto è stato firmato in giunta il 2 dicembre, un giorno prima dell'evento che ha visto il confronto tra istituzioni e artisti della provincia di Caserta. Il Coordinamento, nonostante le domande sull’argomento Comunalia, non ha ricevuto cenni sulla manifestazione in corso. Da qui, le nostre perplessità annunciate sono diventate punti interrogativi in cerca ancora di riscontri. Ci siamo chiesti: come mai l’assessore Casale ha deciso di parlarci del fondo sociale Europeo Plus, senza menzionare l’avvio della rassegna di arte e cultura? Un cartellone che come strategia comunicativa prevede una divulgazione antecedente al periodo delle attività, “per invogliare il maggior numero possibile di presenze sul territorio casertano". 

Poi prosegue. "Erroneamente abbiamo creduto che “il prossimo bando” potesse essere Comunalia 2021, dato che l'esistenza del coordinamento e il primo riscontro con le istituzioni e Cgil sono episodi precedenti. Forse è giunto il momento di evitare errori come questi, per fare in modo che i confronti organizzati non diventino malintesi. Partendo dal presupposto che l'obiettivo da parte di entrambi i lati è quello di promuovere il bene comune e di rendere migliore le condizioni di vita investendo risorse per e sul territorio, lo sforzo del dialogo risulterebbe vano quando è sprovvisto di chiarezza e trasparenza così come la connessione sinergica tra le attività creative e il territorio resterebbe sempre dubitabile, e incerto sarebbe “quell’interscambio a favore di un’innovazione culturale e uno slancio turistico di ampio respiro". Con questa missiva ci auguriamo di organizzare un prossimo tavolo tecnico, possibilmente molto prima di una deliberazione in giunta comunale, utile alla predisposizione di una nuova collaborazione delle parti, per una reunion equipaggiata da offerte e soluzioni illuminate, così da creare meno equivoci e più decisioni".

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