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Scompare commissione "Terra dei Fuochi", levata di scudi dal Wwf

Chiesta l'istituzione di un organo d'inchiesta in seno al consiglio regionale: "Problema non è risolto"

Scompare la commissione regionale Terra dei Fuochi. E' questo il grido di protesta lanciato dal Wwf anche alla luce di un incremento dei reati ambientali.

"Senza entrare nel merito politico di tale scelta il Wwf, associazione di protezione ambientale presente in Campania da oltre 40 ani, fu tra le prime a segnalare negli anni '80 gli episodi criminali in danno alla natura e ad i suoi abitanti (umani e non) di quella che sarebbe poi diventata tristemente nota come la “Terra dei Fuochi”. Ad oggi il problema è ancora presente e vivo nonostante le promesse ed i lavori svolti dalle varie commissioni, sono al palo le bonifiche dei siti contaminati, - pensiamo alle discariche abusive o a quelle ufficiali che ospitano le famigerate Ecoballe-; pensiamo al continuo e massiccio utilizzo dei roghi per smaltire rifiuti tossici e pericolosi in ogni ora del giorno e della notte da parte della criminalità organizzata o di imprenditori senza scrupoli; pensiamo ai mancati controlli e alle bonifiche non realizzate per il Fiume Sarno, e alle miriadi di micro discariche illegali disseminate sul territorio campano. A tutte queste inadempienze si aggiunge la mancata presentazione e approvazione del Ddl "Terra Mia" che doveva mettere un freno a tale situazione ma che non vede la luce in seno al Governo Centrale, sono mancati in questi anni e continuano a mancare il rispetto dei principi basilari di tutela della salute dei cittadini di queste aree devastate (si continuano a contare quotidianamente i morti per malattie oncologiche), manca la tutela ambientale e soprattutto il presidio del territorio, sempre più demandato ai semplici cittadini o alle organizzazioni di volontariato presenti".

Poi prosegue. "Il Wwf con i suoi volontari e con le sue Guardie Giurate Volontarie continuerà ad essere sempre in prima fila per combattere questo gravissimo problema ambientale sia presidiando il territorio e denunciando quanto riscontrato sia svolgendo un lavoro capillare di informazione e sensibilizzazione sul fenomeno dell’inquinamento dai veleni nelle scuole di ogni ordine nelle province più colpite di Napoli, Caserta e Salerno attraverso l'impegno delle sue associazioni locali. Chiederemo quindi a tutti i Consiglieri regionali che venga istituita una Commissione di inchiesta che garantisca la giusta attenzione che merita il dramma che stanno vivendo le popolazioni presenti in questi territori, e che la stessa non si limiti ad una semplice spartizione di poltrone tra maggioranza ed opposizione, ma che la stessa in stretta collaborazione con gli Enti locali, il Governo Centrale, la Magistratura e le Forze dell'ordine preposte diano un freno a questo fenomeno sempre più dilagante e pericoloso per la Salute Pubblica e per l'ambiente coinvolto".

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