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Crisi del commercio, l'allarme di Confesercenti: "Aziende sull'orlo del baratro"

Il presidente Petrella: "I saldi non porteranno gli effetti sperati, a rischio migliaia di posti di lavoro"

La Confesercenti provinciale di Caserta a seguito di un'attenta valutazione dei parametri nazionali e locali sull'andamento in calo dei consumi, in principal modo nel settore della somministrazione e della ristorazione, dovuto al crollo del turismo e allo sviluppo del sistema smartworking, lancia il grido d'allarme in quanto questa situazione porterà alla chiusura di 300mila attività imprenditoriali con il conseguenziale rischio di perdita di 1,2 milioni di posti di lavoro su tutto il territorio nazionale.

Ancor più drammatica la situazione a livello locale dove il settore bar e ristoranti ha subito una flessione del 30% sugli introiti stagionali con attività che non hanno più riaperto i battenti. “Le istituzioni nazionali, regionali e comunali - dichiara Salvatore Petrella, presidente della Confesercenti provinciale di Caserta -  devono prendere atto che le difficoltà, per ristoranti e bar, non sono terminate con la fine del lockdown: per questo chiediamo che si intervenga subito per dare un sostegno alle imprese, già con il decreto attualmente in lavorazione, estendendo il credito di imposta per gli affitti e introducendo la decontribuzione, necessaria per mantenere i livelli occupazionali”.

"La situazione resta resta drammatica anche per il settore non alimentare - precisa Petrella -, l'anticipo dei saldi non comporterà necessariamente gli effetti sperati. Il livello di povertà delle nostre imprese è in crescita. I consumi ripartiranno quando le famiglie riacquisteranno fiducia e consapevolezza del futuro". 

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