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S'insedia il comitato per la commemorazione di Enrico Leone

Il sindaco: "Riscopriamo l'importanza della sua figura"

C'è un filo conduttore che lega indissolubilmente Enrico Leone a Pietramelara ed in particolare al Borgo che lo ha visto nascere e crescere fino all'approdo a Napoli, città cardine della sua formazione universitaria e non solo. Questo filo conduttore si trova nella cultura contadina della fine dell'Ottocento, nei primi sussulti di ribellione nelle terre dell'alto Volturno, nelle difficoltà in cui versava la maggior parte della popolazione, nella storica tenacia e nella laboriosità dei pietramelaresi, storicamente sopravvissuti al sacco del 1496. In questo contesto Enrico Leone ha maturato la certezza che lo avrebbe accompagnato per tutta la vita: troppa disparità tra le genti. Occorreva necessariamente agire per arginare prima e risolvere poi queste disuguaglianze.

Nasce così l’ideale libero di Enrico Leone, un ideale che ben presto diventerà libero pensiero ed avrà modo di maturare e di rafforzarsi nella Napoli del 900, una città che presentava le stesse difficoltà socio/economiche della terra di origine, seppur in larga scala. Come risalta dalla delibera di giunta comunale approvata dall’amministrazione guidata dal sindaco di Pietramelara Pasquale Di Fruscio per sancire la nascita del comitato promotore pro Enrico Leone, le condizioni di disagio di alcune fasce sociali, le criticità nel sistema occupazionale e le disparità salariali denunciate dall’economista pietramelarese sono incredibilmente attinenti al periodo che stiamo attraversando.

Da questo ineludibile dato di fatto nasce l’esigenza di riscoprire la figura di Enrico Leone, storico economista, sindacalista rivoluzionario e teorico della politica il cui pensiero ha avuto un eco nazionale ed europeo che ha lasciato spunti di riflessione critici e risolutivi, concetti realistici che restano attuali nel mondo dell’economia e del lavoro. Il comitato si è insediato presso la sala consiliare del comune di Pietramelara ed ha raccolto i primi spunti degli intervenuti.

L’incontro ha sortito il primo obiettivo auspicato dal primo cittadino Pasquale Di Fruscio: ”Attraverso questo comitato volevamo riscoprire l’importanza di Errico Leone, personaggio chiave del nostro novecento; volevamo dare risalto al suo operato e con esso sottolineare l’importanza delle sue origini dove indubbiamente si è formata la coscienza ed il carattere che lo ha segnato per sempre. A giudicare dalla prime risposte del comitato, credo che oltre alla riscoperta del personaggio abbiamo risvegliato anche le coscienze rispetto a tematiche che risultano ancora contingenti. Gli eventi celebrativi si snoderanno lungo un arco temporale che prevederà varie tappe che si concluderanno nel 2020, anno in cui ricorrerà l’anniversario dell’arresto di Errico Leone a Pietramelara. Renderemo noti i prossimi passi del comitato attraverso una conferenza stampa programmatica, ma consentitemi di rimarcare che il comitato fondativo può e deve essere allargato per dare a tutti la possibilità di offrire il proprio contributo ad un personaggio che ha trascorso la propria vita ad unire piuttosto che a dividere. L’eco di questi insegnamenti risuonano quanto mai attuali, conclude Di Fruscio, perché un paese unito è un paese sano e pronto ad affrontare con serenità le fasi di crescita e sviluppo economico e sociale”.

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