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"Il Codice Rosso da solo non basta, servono strutture e risorse"

La presidente dell'associazione Sos Diritti: "Le denunce stanno aumentando in maniera esponenziale"

Sono ormai trascorsi tre mesi dall’introduzione di "Codice Rosso”: numerose donne del Casertano e della Campania ne hanno chiesto l’applicazione.  La strada da fare però è ancora tanta: "Per gestire un importante impatto normativo come questo non basta fare le norme, bisogna anche creare le strutture e offrire i mezzi e le risorse umane", ha dichiarato l'avvocato Carmen Posillipo, presidente dell'associazione 'SOS diritti a tutela delle donne'. "In questi mesi c’è stato un aumento esponenziale di questo tipo di denunce e non è facile per le procure riuscire a comprendere quali sono effettivamente le denunce da perseguire con urgenza e quali invece sono magari più strumentali". 

La velocità che viene richiesta nel dare risposte dunque non permetterebbe di fare un lavoro approfondito e di valutare la gravità dei singoli casi. "Sicuramente bisogna attrezzare gli uffici e organizzarli in modo tale che possano far fronte a questa mole di denunce. La cosa più importante da fare è quella di intervenire sulla formazione e sulla coscienza dei cittadini per impedire che questi fatti accadano. Da questo punto di vista è essenziale la formazione scolastica, oltre che quella familiare".

Domani sera su Italiamia si terrà un dibattito proprio sulle criticità e la strumentalizzazione di tali denunce, che spesso vengono depositate senza alcuna considerazione delle conseguenze. Durante la trasmissione interverrà l'avvocato casertano Carmen Posillipo che, insieme a degli esperti e addetti ai lavori, spiegherà in cosa consiste questa procedura e quali sono le soluzioni auspicabili. 

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