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Giovedì, 28 Marzo 2024
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Policlinico, crisi occupazionale e Terra dei Fuochi: la Cisl detta l'agenda ai candidati

Il sindacato si dichiara pronto al confronto sui temi 'improrogabili' per il rilancio del territorio

Dal completamento del Policlinico alle tematiche relative al lavoro nelle aree di crisi fino alla questione ambientale della Terra dei Fuochi e al rilancio della filiera agro alimentare. Sono questi alcuni dei temi che la Cisl di Caserta pone sul tavolo del dibattito pubblico dopo 5 anni di "sostanziale lontananza dei parlamentari eletti in provincia di Caserta dai problemi del territorio".

"Quella che si apre dopo il 25 settembre sarà una legislatura particolarmente impegnativa, proprio per i problemi che sono destinati in autunno ad aggravarsi ulteriormente, con gravi ricadute sulle imprese e quindi sull’occupazione e sulle famiglie, specie quelle con redditi più bassi e in modo particolare nella nostra Provincia già fortemente debilitata - si legge in una nota del sindacato - La Cisl, a fronte di una stagione complessa ha rinnovato la necessità di una nuova stagione di concertazione sociale, di un vero e proprio patto a tutti i livelli, nazionale, regionale e territoriale per dare concretezza e destinazione al Pnrr che rappresenta una straordinaria e irripetibile condizione per uscire dalla crisi, per costruire sviluppo e buona occupazione, per ridurre le diseguaglianze sociali e territoriali aggravate dalla pandemia, per colmare il divario Nord/Sud".

Per quanto "ci riguarda più strettamente come Cisl di Caserta riteniamo che questa sia la strada, ricercando con le forze politiche impegnate nella campagna elettorale non solo un confronto di merito sulle questioni che interessano il nostro territorio, ma anche il possibile terreno comune di impegno e di rappresentanza dei problemi territoriali nelle sedi Istituzionali".

Le questioni che la Cisl di Caserta pone al centro del confronto con le rappresentanze politiche sono "in primo luogo quelle della dotazione infrastrutturale materiale ed immateriale del territorio, a partire dal completamento del Policlinico, che rappresenta una vera vergogna ancor più alimentata dai continui tagli di nastri, aspettiamo l’ultimo quello che consente a quella struttura di funzionare. E qui non possiamo non aprire una finestra sui punti di crisi industriale che prima la pandemia e ora i costi energetici hanno determinato nel nostro apparato industriale: la crisi Jabil, Softlab e ora la stessa Ecobat che minaccia la fermata delle attività produttive. Al centro delle nostre preoccupazioni, quindi, il problema del lavoro. Dobbiamo difendere l'occupazione, non possiamo più consentirci perdite di lavoratori, qui è possibile creare nuovo lavoro, insieme a Confindustria seppur con ruoli diversi incalzare la Politica la sfida che abbiamo davanti è questa ed è possibile farlo, insieme, in un rinnovato Patto per il Territorio, creare nuovo sviluppo, perché ci sono competenze, perché ci sono Istituzioni che garantiscono legalità, è questo il terreno sul quale dovremmo misurarci".

La provincia di Caserta, prosegue la Cisl, "è fra quelle in cui vi è il più alto numero di percettori del reddito di cittadinanza, una misura di assistenza che specie nella pandemia ha aiutato persone e famiglie altrimenti impossibilitate a soddisfare i bisogni primari. Una misura che va mantenuta per aiutare chi non ha possibilità di lavoro e chi è in forti difficoltà ma che va fortemente riformata non solo sul versante del controllo per evitare che venga percepita da chi non ne ha diritto ma soprattutto sul versante delle politiche attive su cui si è registrato un sostanziale fallimento. Ma ciò che ci interessa porre al centro del confronto è che occorre mettere in piedi tutte le iniziative per costruire lavoro e non assistenza, perché è il lavoro ciò che chiedono i giovani che altrimenti lasciano il territorio e spesso si tratta di giovani con alte qualificazioni".

Inoltre la Cisl chiede un confronto sui "progetti che a livello territoriale si devono mettere in essere per poter utilizzare le risorse del PNRR per dare da un lato prospettive di sviluppo al territorio e dall’altro per dare risposte strutturali ai problemi delle famiglie in materia di servizi adeguati. Al centro del confronto i problemi del turismo in tutte le sue filiere, da quello culturale a quello balneare. Rilanciare la filiera dell’agroalimentare, vero punto di forza del nostro territorio. Ad oggi risulta ancora aperta la ferita ambientale, per ritornare ad essere “Terra di Lavoro” bisogna risolvere definitivamente la questione ambiente nella sua complessità Inoltre due grandi questioni: la sanità pubblica e il sistema scolastico e formativo. Un sistema Sanitario che valorizzi la medicina territoriale a tutti i livelli, che risolva l’annoso problema della carenza del personale Medico e di Comparto, che rafforzi gli ospedali di Comunità, che risolva la questione delle liste di attesa, che affronti il tema del emergenza che diventa sempre più urgente, anche su questo come Cisl siamo pronti al confronto. Sulla seconda è decisiva un’azione che tenda a creare un rapporto sempre più organico tra scuola e sistema formativo da un lato e mondo della produzione, dei servizi e del lavoro in direzione del tipo di sviluppo territoriale che si vuole perseguire. Infine, i problemi che attengono alla condizione di vita dei cittadini, specie quelli più deboli ed esposti, pensionati, giovani, donne e che la crisi energetica in atto e l’inflazione stanno esponenzialmente accentuando con gravi rischi di rottura della coesione sociale, di aumento della tensione".

Su questo insieme di questioni la Cisl si dichiara "in campo ed è pronta e disponibile sin da subito a un confronto con tutte le forze politiche".

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