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Salesiani, la verità sulla 'chiusura'. E don Gino scrive ai casertani

L'istituto è stato denunciato dai vicini per "rumori molesti"

L'Istituto Salesiani non chiuderà, così come l'oratorio che continuerà a lavorare ed accogliere bambino. Ma intanto le vari attività sportive organizzate soprattutto nel pomeriggio dovranno essere sospese. È questa la verità relativa alla vicenda che negli ultimi giorni fa fatto parlare tutta Caserta, visto che in tanti sono preoccupati per il futuro.  Intanto don Gino Martucci ha voluto scrivere una lettera aperta alla città dopo il moto spontaneo di sostegno all'Istituto.

LA LETTERA.

"Un doveroso grazie alla città. Voglio esprimere il mio più affettuoso ringraziamento a tutti i casertani che hanno manifestato la loro solidarietà alla casa di don Bosco in questi giorni in cui tante notizie - non sempre esatte - sono circolate sui giornali e sui social. Contrariamente a quanto scritto da alcuni, l’Istituto Salesiano continua la sua missione educativa nella scuola, nell’Oratorio-Centro Giovanile, nel teatro, nel santuario e nei cortili, a favore dei ragazzi e dei giovani della nostra città e del nostro territorio. È doveroso aggiungere da parte mia, e a nome di tutta la comunità salesiana, che come ho potuto più volte ripetere, pur se la sentenza del giudice porta nella vita ordinaria dell’opera alcune limitazioni nelle attività, essa va rispettata perché la missione salesiana coincide con la massima di don Bosco: formare buoni cristiani e onesti cittadini. Ne va da sé che noi per primi dobbiamo dare l’esempio e quindi prendere atto della decisione del giudice. Inoltre, nonostante la delusione e il malcontento che ho colto nelle parole di tanti e soprattutto negli sguardi dei ragazzi, mi sento di affermare che come educatori dobbiamo insegnare a tutti il rispetto dei bisogni e dei diritti altrui, anche se possono apparire lontani dai propri.

Ciò non toglie, però, che la nostra comunità educativa pastorale è nella difficoltà di soddisfare pienamente le richieste di tutti quei ragazzi e famiglie che trovano ogni giorno accoglienza nei nostri ambienti, in modo particolare, quelli che frequentano gli orari pomeridiani. Proprio a questo è legato il mio più grande rammarico come salesiano e prete. Non vogliamo però lasciarci sopraffare dall’idea di non riuscire a rispondere alla missione salesiana, offrendo ai ragazzi e ai giovani un ambiente libero, lontano dalle insidie della strada e alternativo al facile rifugio nella realtà virtuale. Siamo figli di don Bosco, e come il nostro santo fondatore che nel suo tempo ha incontrato difficoltà e incomprensioni che non gli hanno impedito di portare avanti con tenacia e determinazione la sua missione, cosi anche noi operiamo nel presente della nostra realtà.

Perciò concludo dicendo che dopo aver approfondito la questione, fatto discernimento, ascoltato pareri – in modo particolare quelli dei giovani -, dopo aver consultato esperti e superiori salesiani, metteremo in campo le soluzioni migliori affinché ai giovani casertani e non solo, non venga a mancare un luogo anche fisico in cui crescere a 360 gradi, come intere generazioni prima di loro hanno fatto da oltre cent’anni. Don Gino Martucci".

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