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Giovedì, 28 Marzo 2024
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Paziente 50enne con tumore renale salvato dalla chirurgia multidisciplinare

Intervento durato 3 ore, non è stata necessaria nemmeno la terapia intensiva. Il direttore Fusco: "Presto tornerà anche a casa"

Un delicatissimo intervento di nefrectomia radicale è stato eseguito con successo, nell’Azienda Ospedaliera di Rilievo Nazionale e di Alta Specializzazione “Sant’Anna e San Sebastiano” di Caserta, su un paziente di 50 anni affetto da tumore renale esteso ed infiltrante gli organi adiacenti.

“Dovendo fronteggiare un quadro clinico complesso per l’infiltrazione del parenchima epatico e una cospicua neoangiogenesi neoplastica - illustra il Direttore dell’Unità operativa di Urologia, prof. Ferdinando Fusco - abbiamo immediatamente optato per un approccio terapeutico multidisciplinare, coinvolgendo le Unità operative di Chirurgia Oncologica e di Angioradiologia Interventistica”.

La multidisciplinarietà della procedura si è estrinsecata nel preliminare trattamento di embolizzazione arteriosa, effettuato dai radiologi interventisti per ridurre il rischio di emorragia intraoperatoria, cui è seguito l’articolato intervento chirurgico. Le équipe urologica e chirurgico-oncologica ha sottoposto il paziente a nefrectomia radicale con asportazione del rene e della totalità della massa neoplastica.

“L’intervento - prosegue il prof. Fusco - è durato circa tre ore. Al risveglio, il paziente è stato portato in reparto, in quanto non ha necessitato di terapia intensiva post operatoria. Il decorso è sereno. L’uomo sta bene e a breve potrà lasciare l’Ospedale”.

L’intervento multidisciplinare è il risultato di un processo di miglioramento e implementazione dell’attività assistenziale e diagnostico-terapeutica, che da alcuni mesi l’Uoc di Urologia sta portando avanti con determinazione, nell’ottica di offrire una risposta sempre più adeguata ai bisogni di salute dei malati urologici del territorio casertano.

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