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Mercoledì, 24 Aprile 2024
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Chiese e virus, De Luca ai vescovi: "No ulteriori restrizioni, ma serve distanziamento di un metro"

Il chiarimento del presidente della Regione Campania

Se c'è una cosa che Vincenzo De Luca ha 'risparmiato' in questa fase della pandemia da coronavirus è firmare nuove ordinanze per introdurre ulteriori misure restrittive per riti e funzioni religiose di culto cattolico. Il presidente della Regione Campania ha adottato fin dall'inizio dell'emergenza Covid una linea dura in termini di contenimento del contagio, spesso aggravando le restrizioni varate dal Governo nazionale. Ne è una dimostrazione l'obbligo delle mascherine valido "per tutta l'estate". Ma sugli edifici di culto si è limitato ad un semplice atto di richiamo, dopo le richieste pervenute da parte dei vescovi campani in merito alle condizioni di fruizione dei riti e delle funzioni religiose, con particolare riferimento al numero di fedeli ammessi alla partecipazione agli stessi.

"Non sussistono limiti ulteriori e/o diversi rispetto a quelli fissati dalla normativa statale", ha sottolineato De Luca nell'atto di chiarimento firmato in mattinata, richiamando la relativa disciplina: "L'accesso ai luoghi di culto avviene con misure organizzative tali da evitare assembramenti di persone, tenendo conto delle dimensioni e delle caratteristiche dei luoghi, e tali da garantire ai frequentatori la possibilità di rispettare la distanza tra loro di almeno un metro. Le funzioni religiose con la partecipazione di persone si svolgono nel rispetto dei protocolli sottoscritti dal Governo e dalle rispettive confessioni, integrati con le successive indicazioni del Comitato tecnico-scientifico".

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