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Un centro polifunzionale e didattico nel bene confiscato a Zagaria

Il sindaco De Rosa: "Da sempre contro la camorra, ritornerà tutto alla comunità"

Un centro polifunzionale e didattico nella villa confiscata al boss Michele Zagaria. In quella che è una delle poche case sottratte al capoclan (le altre erano intestate ai familiari o a prestanone) l'amministrazione comunale ha deciso di ridonarla alla comunità realizzando uno spazio per giovani (e anche meno giovani) grazie anche ad un finanziamento ottenuto dalla Regione di 100mila euro. Ne serviranno però solamente 51mila (dopo il ribasso della gara d'appalto) per gli interventi necessari nell'immobile di corso Europa. I familiari di 'Capastorta' (il boss non potrà farlo visto che è in carcere) vedranno un bene loro appartenuto passare nella disponibilità dello Stato e della comunità: la ditta Edwige di Lusciano farà i lavori nel bene di 479 metri quadrati. 

"L'impegno di questa amministrazione è teso al riuso dei beni confiscati - dice Marcello De Rosa, sindaco di Casapesenna -. Non ci fermiamo mai. Abbiamo dato sempre un segnale forte, a partire dalla demolizione della casa di Carmine Zagaria, fratello del boss. Non ci facciamo di certo intimidire, tutti i beni della camorra dovranno ritornare alla comunità".

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