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Il 'giallo' sul centro di cultura al Belvedere, due consiglieri interrogano il sindaco

Naim e Apperti chiedono lumi a Marino sull'esclusione del centro dell'arte serica dalla Fondazione del Real Sito del Belvedere di San Leucio

Si accendono i riflettori sull'attivazione di un centro di cultura e di sviluppo dell'attività serica per la formazione e produzione dell'arte serica con sede presso il Belvedere di San Leucio, annunciato anzitempo dal sindaco Carlo Marino che nel mese di febbraio 2017 ha sottoscritto un protocollo d’intesa con il Dipartimento di Ingegneria Civile, Design, Edilizia e Ambiente dell’Università degli Studi della Campania “Luigi Vanvitelli”, Camera di Commercio, Confindustria e rete San Leucio Textile.

A far luce sulla questione sono i consiglieri comunali di 'Speranza per Caserta', Norma Naim e Francesco Apperti: "Il protocollo d'intesa è stato firmato il 2 febbraio 2017 e acquisito regolarmente al protocollo dell’Ente, ma nelle delibere di giunta comunale numero 151 del 2019 e numero 32 del 24 marzo 2020 con le quali si intende costituire una Fondazione del Real Sito del Belvedere di San Leucio non vi è traccia del protocollo d’intesa firmato oltre tre anni fa", sottolineano Naim e Apperti che hanno provveduto a depositare in Comune un'interrogazione indirizzata proprio al primo cittadino per chiedere spiegazioni a riguardo.

"Il centro di cultura e sviluppo dell’attività serica potrebbe rappresentare un’opportunità importante per rilanciare lo sviluppo culturale, sociale ed economico del nostro territorio, anche e, soprattutto, in considerazione dell’eccezionalità del momento che stiamo vivendo, correlato all’emergenza sanitaria globale dovuta al coronavirus che già ha messo a dura prova la sostenibilità di molte realtà produttive", concludono Naim e Apperti.

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