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Giovedì, 25 Aprile 2024
Attualità Marcianise

Centro anti-violenza, 5 sindaci contro Velardi: "Smetta di fare continui talk show"

I primi cittadini tirati in ballo per la presunta chiusura della struttura dell'Ambito C5 replicano alle accuse del sindaco di Marcianise

Arriva una risposta corale e durissima dai sindaci di Capodrise, Recale, Macerata Campania e San Marco Evangelista alle accuse lanciate domenica dal loro collega di Marcianise Antonello Velardi, sul presunto tentativo di chiusura del centro anti-violenza dell’Ambito socio-sanitario C5, con sede proprio a Marcianise.

Velardi aveva infatti accusato i vari Crescente, Porfidia, Cioffi, Oliviero e Cicala di aver “votato all’unanimità per la sua chiusura. Mi vergogno io per loro, chiedo scusa io per loro”. Accuse pesantissime lanciate proprio nella giornata internazionale contro la violenza sulle donne.

In una nota congiunta di risposta a Velardi, i sindaci ricordano infatti come il centro anti-violenza “è stato momentaneamente sospeso e non abrogato, dall’ambito dei servizi sociali C5, al pari di altri quali l’educativa territoriale, l’assistenza agli anziani e le ludoteche”.

Una sospensione che i cinque sindaci attribuiscono “alla palese inefficienza dell’ambito dei servizi sociali C5, di cui Marcianise è il Comune capofila. Invitiamo il sindaco di Marcianise da buon giornalista – è l’accusa dei primi cittadini - a dare informazioni corrette, a smetterla di fare continui talk-show, ieri all’Ato dei rifiuti, oggi all’ambito dei servizi sociali, e di preoccuparsi soprattutto di  perché non parte il bando delle ludoteche con i fondi da tempo disponibili, di perché si è sospesa l’educativa territoriale, di perché solo in questi giorni sta partendo l’assistenza specialistica nelle scuole e di tanti altri disservizi accertati. Lo invitiamo inoltre ad essere presente alle riunioni d’ambito, viste le sue continue assenze ed a comprendere una volta per tutte che l’ambito dei servizi sociali C5 non è il consiglio comunale di Marcianise, ma è cosa ben diversa. Anche all’ultima riunione d’ambito, tanto per cambiare assente il sindaco di Marcianise, è stata chiesta per l’ennesima volta dai firmatari di questo documento, la continuità di tutti i servizi in essere e quindi anche del centro-antiviolenza. Siamo noi – concludono i sindaci - a chiedere scusa ai cittadini dei nostri territori per l’inefficienza dell’ambito C5, dove il Comune di Marcianise è capofila”.

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