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"Il Castello di Carlo V deve diventare un attrattore turistico"

L'iniziativa della deputata Marianna Iorio (IpF): "Non mancheranno interlocuzioni con la nuova amministrazione comunale"

A Capua, dopo il caos per la questione relativa al ponte romano, resta d'attualità la situazione del Castello di Carlo V. Si tratta di uno dei dossier aperti in questi anni e che la deputata di Insieme per il Futuro, Marianna Iorio, segue con attenzione: "Quello del Castello di Carlo V è un dossier non facile in quanto coinvolge a tutti gli effetti anche due Ministeri, quello della Difesa e quello della Cultura, e necessita di una grande progettualità e volontà di stanziare risorse ed energie nel medio lungo termine. Il tutto lasciando immutata l’attività del Pirotecnico di Capua".

Già con un’interrogazione parlamentare a risposta scritta la Iorio aveva chiesto delucidazioni riguardo le attività che i Ministri interrogati avevano intenzione di porre in essere al fine di rendere fruibile il bene come luogo di attrattiva turistica e culturale. La risposta del Mibact, comunicata l'8 giugno 2020, prevedeva "l'elaborazione di una bozza di protocollo d'intesa fra le amministrazioni interessate per gli interventi di restauro e di adattamento compatibili con la natura propria dei beni, compresa la dotazione delle risorse occorrenti, anche allo scopo di poter qualificare il complesso in questione come area di interesse turistico e culturale", con un "documento di valorizzazione oggetto di un bando, al fine di individuare soggetti pubblici o privati che abbiano interesse ad investire risorse nel progetto". Inoltre, da parte del Ministero della Cultura c'era "la disponibilità di inserire il bene in questione, verificando che ne ricorrano tutti i presupposti, nel sistema museale nazionale, agevolando l'attuazione di progetti sinergici e contribuendo a individuare soluzioni efficaci".

Alla fine di gennaio 2021 fu quindi emanato il "secondo avviso esplorativo finalizzato a individuare operatori economici commerciali interessati a formulare proposte di finanza di progetto, ai sensi degli articoli 182 e 183, comma 15, del Decreto legislativo n. 50 del 2016, per la valorizzazione economica di asset immobiliari dell'Amministrazione della Difesa in cui realizzare strutture turistico-ricettive", l'avviso, di iniziativa di 'Difesa Servizi', società per azioni che ha il Ministero della Difesa come unico socio, comprende il Castello di Carlo V a Capua, alla cui redazione ha partecipato anche il Comune di Capua, individuando la perimetrazione interessata al bando di valorizzazione; la scadenza per la presentazione delle manifestazioni di interesse, fu prorogata alle 12 del 12 luglio 2021.

Con una seconda interrogazione parlamentare, venne quindi chiesto lo stato di attuazione e la tempistica delle iniziative precedentemente espresse nella risposta. "Purtroppo l’interrogazione resterà inevasa - afferma la deputata Marianna Iorio - a causa dei limiti ai lavori imposti dal decreto di scioglimento delle Camere conseguente alla crisi di Governo, così come si teme il rischio di perdere i fondi stanziati dalle risorse del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza che incrementano il livello di attrattività del sistema turistico e culturale del nostro paese provvedendo alla modernizzazione delle infrastrutture, materiali e immateriali. In questi giorni sto incontrando imprenditori e professionisti con cui si sono introdotte anche le possibilità offerte dai beni pubblici in dismissione, pertanto il mio impegno resta immutato. Il Castello di Carlo V deve diventare un attrattore turistico culturale per la città di Capua e l’intera provincia di Caserta; ne ha tutte le potenzialità. In questo non mancheranno, ovviamente, le necessarie interlocuzioni con la nuova amministrazione comunale".

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