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Giovedì, 25 Aprile 2024
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Ricollocazione nelle caserme 'deserte', Sinistra Italiana si scaglia contro Del Monaco

L'acccusa al deputato grillino: "Abbattiamo le spese militari per favorire investimenti sull'occupazione"

“Una serie di sciocchezze che ci lasciano interdetti sulla qualità dei rappresentanti istituzionali del nostro territorio”. Non usano mezzi termini i rappresentati del comitato provinciale di Sinistra Italiana per commentare le parole del deputato casertano del Movimento 5 Stelle Antonio Del Monaco, che aveva commentato con favore le dichiarazioni del Ministro della Difesa Trenta riguardo la ricollocazione della maggior parte delle caserme nel sud Italia.

“Vere e proprie farneticazioni – spiegano gli esponenti di Sinistra Italiana, guidati dal coordinatore provinciale Antonio Dell’Aquila - come quella per cui la minaccia eventuale per il nostro Paese, a seguito del crollo del muro di Berlino e il mutato scenario geopolitico, potrebbe venire "dal Mar Mediterraneo, dalle sponde del Maghreb e da tutti quei paesi che fronteggiano le nostre coste meridionali": ci chiediamo a quali potenze militari africane si riferisca il deputato Del Monaco. Ancora, in riferimento al fatto che la maggior parte dei militari in servizio provengano dalle aree del Mezzogiorno, a differenza dei giovani del Nord che "preferiscono inserirsi dal punto di vista lavorativo nel fiorente settore privato", va spiegato al deputato che piuttosto dovrebbe impegnarsi per creare quelle condizioni e quelle opportunità di sviluppo negate al Sud che consentirebbero ai nostri giovani conterranei di scegliere liberamente un impiego che non, "ob torto collo" in moltissimi casi, l'arruolamento nelle forze armate. Ma di cosa si dichiara soddisfatto il deputato Del Monaco? Di una realtà in cui tutto il settore produttivo è concentrato nel nord, mentre tutte le caserme sono dislocate nel sud Italia? Rimaniamo basiti e preoccupati di tanta approssimazione. In realtà a distanza di anni il problema semmai sarebbe quello di un riutilizzo in chiave sociale delle aree militari dismesse. La vera necessità è quella di abbattere drasticamente l'impatto delle spese militari sul bilancio dello Stato, con conseguente reinvestimento di danaro pubblico per favorire occupazione duratura, servizi, opportunità".

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