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L'ex Casa dello Studente affidata per 10 anni al Ministero dell'Interno

La struttura, al centro dell'inchiesta 'The Queen', affidata dal commissario prima di lasciare spazio al nuovo sindaco. Una scelta che farà discutere

L'ex carcere mandamentale di via Filippo Saporito ad Aversa, noto anche come la Casa dello Studente, sarà per i prossimi dieci anni in uso gratuito al Ministero dell'Interno. Lo ha ufficializzato con un proprio provvedimento il commissario straordinario Michele Lastella. L'immobile di proprietà del Municipio deve essere destinato a finalità di giustizia ossia ad ospitare uffici di polizia giudiziaria al servizio del tribunale di Napoli Nord. Una decisione destinata a scatenare polemiche visto che arriva a poche ore dall'insediamento della nuova amministrazione comunale (domenica c'è il ballottaggio tra Alfonso e Gianlcua Golia) e, forse, sarebbe stato più adatta una scelta "locale" sul futuro della struttura.

La storia

La Casa dello Studente è stata ricavata dall’edificio che ospitava il vecchio carcere mandamentale, costata oltre 770 mila euro e quasi cinque anni di lavoro, avrebbe dovuto ospitare una quindicina di studenti delle due facoltà cittadine di ingegneria e architettura. Ma, ad oggi, la sua effettiva entrata in funzione non è avvenuta. Il taglio del nastro (il primo) avvenne nel 2007 con l’amministrazione Ciaramella, poi la concessione formale in comodato d’uso gratuito alla Seconda Università di Napoli affinchè, attraverso l’ A.di.su, venisse usata come alloggio per i fuori sede. Nel 2010 i responsabili dell’A.di.su. lamentavano di non aver ricevuto le chiavi necessarie per l’accesso. Per ritrovarle, il Codacons, chiese l’intervento di Striscia la Notizia. L’A.di.su – azienda diritto allo studio universitario – ha indetto, a cavallo tra il 2012 ed il 2013, una procedura aperta per l’intervento di completamento, Manutenzione Straordinaria e Adeguamento dell’immobile da destinare a Casa dello Studente. La struttura nel 2017 finì al centro dell’inchiesta ‘The Queen’ che vide coinvolto l’ex sindaco Enrico de Cristofaro (oggi sotto processo).

La revoca

Ed è stato proprio l’ex amministrazione comunale a revocare la convenzione con l’Adisu pur non decidendo una nuova destinazione alla struttura. Il commissario straordinario ha affrontato la questione destinando l’ex carcere mandamentale ad uffici di polizia giudiziaria. Resta ancora senza un futuro certo, invece, l’immobile di via Castello, l’ex scuola media Manzoni dove l’azienda universitaria ha effettuato dei lavori per la creazione di alloggi universitari che però non hanno mai avuto fine.

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