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Banca dati sbagliata, "cartelle pazze" nelle case di centinaia di cittadini

La denuncia dell'opposizione: "Un danno irreversibile. E la Sogert guadagna il 3% sull'incasso"

“Cittadini onesti messi in ginocchio dall’azione di recupero crediti coattivo, pignoramenti presso le banche con conti correnti bloccati e sugli stipendi presso i datori di lavoro. Quanto sta accadendo a Teverola è scandaloso”. Lo denunciano in una nota i tre consiglieri comunali di minoranza Dario Di Matteo, Maurizio Di Chiara e Lorenzo Picca.

“L’amministrazione comunale ha affidato alla Sogert SpA il recupero di presunte somme creando un caos senza precedenti” aggiungono. “In un periodo storico delicato, tante persone perbene già provate dai disagi della pandemia, si ritrovano a rincorrere le ricevute di tasse magari già pagate. Dopo settimane di attesa a rincorrere qualcuno che possa ascoltarli, si ritrovano, se tutto va bene, quantomeno costretti a pagare le spese di notifica degli atti. E intanto, magari, non hanno neanche la possibilità di fare la spesa per il blocco dei conti. Una banca dati sbagliata in possesso del Comune e comunicata alla ditta, ha completato il danno irreversibile ai tanti teverolesi”.

Il gruppo di opposizione ricorda di aver “già chiesto una commissione ad hoc sulla riscossione del IMU 2015 ma, nel frattempo l’amministrazione ha provveduto ad assegnare alla medesima società la riscossione dell’IMU 2016 e della TARI dal 2016 al 2019. Sarà un bagno di sangue. La società in argomento ha tutto l’interesse ad incassare: il suo aggio (guadagno) è il 3% sulle somme incassate oltre ad avere un affidamento di circa 30.000 euro per i diversi servizi di riscossione. Una gestione della macchina amministrativa scandalosa. L’incompetenza unita all’ignoranza amministrativa sta mettendo la comunità di Teverola in evidente difficoltà, senza parlare della pessima immagine che si sta dando a un paese intero. Vigileremo affinchè non si dica mai che i tempi sono oscuri perché abbiamo taciuto”.

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