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Blitz della ministra in tribunale: "Attenzione sui problemi di Napoli Nord"

I penalisti consegnano alla Guardasigilli Cartabia un libro bianco sulle criticità. Un assaggio di polacca prima dei saluti

Un nodo al fazzoletto della ministra della Giustizia Marta Cartabia per il tribunale di Napoli Nord per il quale "l'attenzione da parte del ministero è massima", ha dichiarato. 

Un vertice lampo al quale hanno partecipato il presidente del Tribunale Luigi Picardi, il procuratore della Repubblica facente funzioni Raffaele Renzulli e i presidenti delle Camere Civile e Penale, gli avvocati Carlo Maria Palmiero e Felice Belluomo. Nel corso dell'incontro la ministra Cartabia ha potuto toccare con mano le esigenze del tribunale.

"Il tribunale di Napoli Nord è un tribunale di frontiera con problemi sociali molto particolari, e una situazione complicata a partire dagli spazi delle aule, per la carenza del personale che mi è stata illustrato e che ha bisogno di interventi tempestivi dal parte del Ministero - ha spiegato Cartabia - Come spesso accade nei posti di frontiera – ha aggiunto – si trovano persone, dai capi degli uffici al personale, motivati a rendere un efficiente servizio per i cittadini e che hanno uno sguardo che vede lontano. Sono le persone ad avermi colpito in questa visita" ha concluso la Guardasigilli.

L'avvocato Belluomo, per conto dei penalisti, ha consegnato alla Guardasigilli un 'libro bianco' con le richieste della Camera Penale tra cui il completamento dell'aulario, la trasformazione di una sezione della vicina Casa di Reclusione in Casa Circondariale in modo da poter svolgere anche ad Aversa convalide di arresti, interrogatori di garanzia ed altre attività giudiziarie oltre ad un incremento del personale di cancelleria. "Se aumentasse anche la pianta organica andrebbe ancora meglio - commenta il presidente dei penalisti normanni - Basti ricordare che Napoli Nord non ha una sezione per il Riesame Reale, una Corte d'Assise ed una sezione per le Misure di Sorveglianza". 

Criticità segnalate anche dal presidente dei Civilisti Palmiero che ha chiesto, in un documento, la realizzazione di una cittadella giudiziaria nel carcere Saportito o, in alternativa, la possibilità di gestione per il tribunale degli immobili che il Comune ha messo a disposizione. Richiesto per il settore civile l'adeguamento delle piante organiche del personale magistratuale ed amministrativo ai carichi di lavoro. Cartabia ha dato massima disponibilità alla risoluzione delle problematiche segnalate garantendo il proprio impegno per una presta risoluzione delle criticità. Prima dei saluti la Guardasigilli ha assaggiato una polacca aversana. 

Nel corso della mattinata la ministra ha fatto visita al Tribunale di Napoli: "Qui c'è un paziente grave", ha detto. "“Napoli – ha spiegato – deve essere messa in condizioni di poter garantire ai suoi cittadini un’adeguata risposta giudiziaria. Io sono venuta qui per questo, per offrire concretamente tutto il supporto necessario che il Ministero può dare. Napoli ce la deve fare, è una terra piena di risorse intellettuali, culturali, le preoccupazioni di ambiti di impunità, che qui sonointollerabili più che in altri posti, sono le mie preoccupazioni". 

Di fronte ai difficili numeri della Corte d’appello napoletana su pendenze (57 mila), tempi delle definizioni dei giudizi e trasmissioni degli atti, la ministra si è domandata se si può rimanere inerti e fermi di fronte a una Giustizia che “non è un Frecciarossa” ma che va aiutata. La Guardasigilli ha poi assicurato poi che il Governo si “metterà in moto” per rispondere alle problematiche segnalate dai capi degli uffici giudiziari in relazione a processi pendenti e personale.

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