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Il Comitato attacca dopo il 'no' all'allungamento dei carri della festa

"Solo quest’anno tanta fermezza e rigidità mentre nelle scorse edizioni si chiudeva un occhio. L'amministrazione ha permesso a giugno-luglio 2022 di far sfilare alcuni carri di 16 metri e, a quanto sembra, sprovvisti del regolare collaudo"

Il "no" del consiglio comunale alla richiesta di deroga sulla lunghezza (da 14 a 16 metri totali) dei Carri di Sant'Antuono sta provocando parecchie polemiche a Macerata Campania. Dopo la lettera del parroco, don Rosario Ventriglia, arriva l'attacco del Comitato Festa di Sant'Antonio Abate nei confronti dei politici di maggioranza che hanno votato contro la deroga al regolamento. Il "no" è giunto da tutti i consiglieri di maggioranza (ad eccezione del vicesindaco Giovan Battista Di Matteo che si è astenuto) e dalla consigliera di minoranza Ilaria Frailis, mentre gli altri esponenti dell'opposizione hanno espresso voto favorevole alla modifica.

Una richiesta presentata dai Capicarro, che hanno espresso le loro esigenze attraverso don Rosario Ventriglia, organizzatore della Festa di Sant’Antonio Abate. "Il consiglio comunale - fanno sapere dal Comitato - ha votato negativamente alla richiesta di deroga all’articolo 2 del Regolamento comunale che prevede la lunghezza dei carri a 14 metri, mentre i carristi, veri protagonisti della manifestazione, ne chiedevano 16. Ciò ha portato don Rosario a scrivere al sindaco una lettera dove vengono evidenziate alcune perplessità in merito alla questione".

In particolare il Comitato si sofferma su un aspetto sollevato dal parroco dell'Abbazia di San Martino Vescovo: "Don Rosario, tra i diversi punti, evidenzia l’incongruenza dell’amministrazione che ha permesso nel mese di giugno-luglio 2022 di far sfilare alcuni carri a 16 metri e, a quanto sembra, sprovvisti del regolare collaudo. Forse, perché era impellente spendere i fondi regionali che altrimenti sarebbero tornati indietro? La faccenda si complica ancora di più se si considera il 'disorientante' rimpallo di responsabilità tra le varie autorità competenti che avevano palesato ai carristi, nel mese di novembre 2022, la possibilità di una certa tolleranza per le misure dei carri di Sant’Antuono del 2023. Tutte cose sottolineate nella missiva inviata dal parroco al sindaco Stefano Antonio Cioffi".

E ancora: "Tra i carristi, inoltre, corre una domanda che è altrettanto imbarazzante per l’amministrazione: perché solo quest’anno tanta fermezza e rigidità nel voler applicare alla lettera 'sine glossa' il regolamento comunale, mentre nelle scorse edizioni si chiudeva un occhio e, forse, tutti e due? La domanda rimane senza risposta. Ma la considerazione più lampante e palese è che si stanno spendendo tutte le risorse mentali, temporali e fisiche nella sterile questione di 14 o 16 metri e non si pensa al bene della Festa di Sant’Antuono".

Non mancano forti critiche nei confronti dei consiglieri che hanno votato contro la deroga: "Verrebbe proprio da dire 'mentre a Roma si discute Sagunto è espugnata'. Eppure basterebbe il semplice buon senso e spirito di collaborazione. Sembra che l’unica 'colpa' del parroco sia proprio quella di aver voluto ascoltare per una volta la voce dei protagonisti di questa festa, i carristi".

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