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Carabinieri in consiglio: "Scene da dittature sudamericane. Ci rivolgeremo al Prefetto"

Bufera dopo l'intervento delle forze dell'ordine in aula: "Identificati solo consiglieri di opposizione"

"Chiederò formalmente un incontro al Prefetto ed allerterò anche i parlamentari del Pd casertani per presentare un'interrogazione parlamentare perché quanto accaduto non ha nessuna giustificazione". E' deciso ad andare fino in fondo il consigliere comunale di Capodrise Giuseppe Fattopace dopo l'intervento dei carabinieri in consiglio comunale per 'bloccare' un tentativo di trasmettere in diretta Facebook i lavori dell'assise. 

"Il sindaco Negro ha chiamato i carabinieri senza un motivo - prosegue Fattopace - I militari poi hanno identificato solo i consiglieri d'opposizione: me ed il consigliere Nino Argenziano. Per carità, non si discute la correttezza dei carabinieri che si sono comportati in maniera professionale ma la loro presenza nell'aula consiliare non è giustificata in alcun modo. E' stata violata la sacralità di quel luogo". 

Non solo. Con il suo comportamento Negro avrebbe scavalcato le prerogative sia della presidente del consiglio Luisa Palazzo - che "è l'unica in caso di pericolo o reato che può autorizzare l'intervento delle forze dell'ordine", spiega ancora Fattopace - sia della polizia municipale "che era presente già in aula". 

Per Fattopace quanto accaduto ricorda "scene da dittature sudamericane anni '70. Siamo stati identificati dopo aver protestato, legittimamente, contro quello che riteniamo essere un grave sopruso", conclude. 

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