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Caporalato, allarme dell'Asl su pandemia dei lavoratori "invisibili"

Nasce gruppo operativo dedicato per raccogliere le denunce e formare una banca dati

Una "banca dati" in cui confluiranno le denunce per sfruttamento sul posto di lavoro raccolte da un gruppo operativo dedicato al fenomeno del caporalato e maggiore attenzione alle criticità sanitarie relative alla pandemia Covid riscontrate dall'Asl sulle condizioni in cui sono costretti i lavoratori 'invisibili'. E' quanto deciso nel corso di una una riunione plenaria del Consiglio Territoriale per l’Immigrazione, svolta in Prefettura, alla quale hanno partecipato i rappresentanti della Procura della Repubblica di Santa Maria Capua Vetere, della Regione Campania, della Provincia oltre al sindaco di Castel Volturno Luigi Petrella, i rappresentanti dell’Ispettorato Territoriale del Lavoro, dell’Inps, dell’Inail e dell’Asl, le organizzazioni sindacali, il terzo settore, l’Oim ed il Cidis.

Il prefetto Giuseppe Castaldo ha voluto fortemente la convocazione del consesso anche alla luce delle nuove competenze assegnate al Consiglio dal Protocollo d’Intesa per la prevenzione ed il contrasto allo sfruttamento lavorativo in agricoltura e del caporalato, siglato lo scorso 14 luglio, dai Ministeri dell’Interno, del Lavoro, delle Politiche Agricole e dall’Anci, che prevede, in seno a tale organismo, l’istituzione di un “Tavolo permanente dedicato”, quale punto di raccordo e riferimento per il monitoraggio del fenomeno propedeutico all’ottimale programmazione degli interventi previsti dal Piano triennale di contrasto allo sfruttamento lavorativo in agricoltura e al caporalato 2020/2022.

Nel corso dell’incontro sono state pianificate le linee di intervento che verranno attivate nei prossimi mesi. Particolare rilevanza verrà data al monitoraggio del fenomeno, attraverso la costituzione di un “Gruppo operativo dedicato”, composto dalle Forze dell’ordine e dall’Ispettorato Territoriale del Lavoro per la creazione di una "Banca dati" ove confluiranno tutte le denunce di sfruttamento lavorativo.

L’Inps di Caserta , che ha già attivato la “Rete delle Aziende agricole di qualità", ha programmato riunioni di supporto per individuare misure condivise per favorire l’iscrizione delle aziende alla rete, attraverso la promozione di incentivi e l’organizzazione di corsi di informazione e formazione delle aziende offerti dall’Oim e dal Cidis. Infine è stato affrontato il delicatissimo aspetto sanitario che oggi più che mai, in tempo di pandemia, riveste rilevanza primaria, per cui la Prefettura ha assicurato il costante supporto per le criticità emerse nel corso dell’incontro.

Il Prefetto, ha valutato molto favorevolmente gli sforzi profusi da anni dagli enti istituzionali, dalle organizzazioni sindacali e datoriali e dal terzo settore nel contrasto al fenomeno in un area come quella della provincia di Caserta qualificata ad alto rischio. Al termine dell’incontro il Prefetto nel ringraziare tutti i partecipanti al tavolo ha evidenziato l’ importanza di assicurare la massima sinergia tra tutti gli attori per realizzare un approccio integrato nella “governance” del fenomeno migratorio, atteso che fare rete è fondamentale per implementare le tante iniziative e progettualità sul territorio”.

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