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La protesta del panino contro il caos mensa a Caserta

Mamme imbufalite dopo i problemi di lunedì. Ma anche oggi non sono mancati ritardi e… pasti

Qualcuno l’ha ribattezzata la “protesta del panino”: una definizione che strappa un sorriso in una situazione che, in realtà, fa ridere davvero poco.

L’inizio della mensa nelle scuole di Caserta non è andata sicuramente (eufemismo…) nel migliore dei modi e, così, i genitori si sono comportati di conseguenza. Tanti bambini, dall’infanzia alle elementari a tempo pieno, oggi si sono presentati in classe muniti di panino. Chi lo ha giustificato come “evenienza” in caso di problemi; chi, invece, come vera e propria protesta, al punto da non prenotare neanche il pasto di oggi sull’App dedicata.

Una sorta di “sciopero bianco” dei genitori per mandare un messaggio alla ditta che si occupa della refezione ed al tempo stesso anche al Comune di Caserta che dovrebbe monitorare cosa accade per il servizio offerto alle famiglie. Fatto sta che, anche oggi, sono stati segnalati problemi.

Il pranzo era previsto per poco dopo le ore 12, ma dopo oltre un’ora di attesa erano ancora numerose le segnalazioni di bambini senza cibo. Un ritardo, molto probabilmente, dettato anche dalla mancata organizzazione dei “pasti preconfezionati”.

Nelle aule, infatti, arrivano le scodellatrici a portare il cibo e più di qualche genitore ha storto il naso, considerando anche il periodo che stiamo vivendo e la pandemia da Covid-19 in corso.

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