Le strade del centro storico vietate ai cani
Lo ha deciso il sindaco Guida con un'ordinanza
Il sindaco Giuseppe Guida ha firmato l'ordinanza con la quale vieta di passeggiare con i cani nel centro storico. Il primo cittadino di Arienzo, nell'ambito della tutela dell'igiene e del decoro di strade e luoghi pubblici in tema di custodia e gestione dei cani nonché di vivibilità urbana e di incolumità dall'aggressione e dal malgoverno, ha imposto una serie di divieti e di indicazioni dopo aver preso atto delle lamentele dei cittadini sui disagi derivanti dalla mancata rimozione di deiezioni canine e dalla presenza di cani senza guinzaglio.
E' stato disposto il divieto "di introdurre i cani nelle zone ricoperte da manto erboso sintetico, in particolare nelle zone di verde attrezzato ed area giochi del Parco Europa; di transito dei cani nel perimetro del centro storico di Terra Murata e lungo la pista pedonale delimitata da pittura blu su via Ponte Trave e via Unità d'Italia; di accesso ai cani, anche se accompagnati dal conduttore, in aree destinate a specifici scopi e comunque in presenza di attrezzature ludiche e fisse".
Inoltre è stato imposto ai possessori dei cani la raccolta immediata delle deiezioni, munendosi di strumenti idonei a raccoglierle; l'uso di guinzaglio ad una misura non superiore a 1,5 metri durante la conduzione dei cani nelle aree urbane e nei luoghi aperti al pubblico; di far portare museruola rigida o morbida, nel caso di rischio per l'incolumità delle persone o su richiesta delle autorità competenti; di affidare i cani a persone in grado di gestirli correttamente; di assicurarsi che il cane abbia un comportamento adeguato alle esigenze di convivenza e rispetto per il contesto in cui vive; di provvedere alla registrazione e all'identificazione all'Anagrafe regionale degli animali di affezione.
Esentati dai provvedimenti i non vedenti, accompagnati da cani guida; specifici portatori di handicap, impossibilitati nella raccolta di deiezioni canine; le forze dell'ordine nell'uso di cani per esigenze di servizio.
In caso di trasgressione, sono previste sanzioni amministrative e pecuniarie da 50 euro a un massimo di 300 euro. L'omessa iscrizione all'Anagrafe regionale degli animali di affezione comporta una sanzione amministrativa pecuniaria da 100 a 600 euro. Nella contestazione degli illeciti, le autorità potranno avvalersi dei sistemi di videosorveglianza collocati sul territorio comunale.