Frasi shock in tv su Casal di Principe, Cangiano: "Don Diana ucciso una seconda volta"
La rabbia del segretario di Fratelli d'Italia dopo le dichiarazioni di Verini a 'Mattino 5'
Prime forti reazioni dopo il caso scatenato dall’uscita fuori luogo del deputato Pd Walter Verini, che questa mattina durante la trasmissione Mediaset ‘Mattino 5’, chiamato a discutere dello scandalo sanità che ha coinvolto i Dem in Umbria, aveva detto: “L’Umbria non è Casal di Principe, l’Umbria è civiltà”.
Parole che non sono andate giù al segretario regionale di Fratelli d’Italia Gimmi Cangiano: “Sono rimasto pietrificato dalle affermazioni del deputato Verini, neo commissario del PD umbro a seguito dell'arresto dell'ormai ex segretario regionale. A poche ore da una nomina che giunge in seguito ad un vero e proprio terremoto giudiziario Verini, invece di pensare da dove ripartire per ridare credibilità al suo partito, preferisce minimizzare i fatti accaduti, affermando che l'Umbria è Regione onesta e civile, e che non é mica Casal di Principe. Con le sue parole ha ucciso don Peppe Diana per la seconda volta".
“Al di là della pochezza umana di queste affermazioni - rincara la dose Cangiano - Fratelli d'Italia condanna fermamente ciò che intendono comunicare. L'equazione per cui tutto ciò che è disonesto o truccato, appartenga solo ed esclusivamente alle nostre zone, è non solo priva ormai di qualsivoglia fondamento. Ma è anche deontologicamente e politicamente scorretta. Soprattutto perché è stato principalmente il Partito Democratico a fare del "modello Casale" un cavallo di battaglia in ogni competizione elettorale. Ho accolto, ad onor del vero, con sollievo l'alzata di scudi del Pd locale e del sindaco Renato Natale. Ma sono rimostranze tardive. Che il Pd abbia usato il mito di don Peppe Diana solo per i consensi elettorali é ormai chiaro a tutti. Mi auguro - conclude il coordinatore regionale di FdI - che arrivino immediate alla popolazione tutta anche le scuse dei vertici nazionali del Pd. Ma, a poche settimane da due appuntamenti elettorali molto importanti, questo episodio rischia di segnare ancora di più la distanza tra la politica ed il territorio”.