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Attualità Francolise

Un busto marmoreo per ricordare don Raimondo a sette anni dalla scomparsa

L'opera sarà collocata sul sagrato della chiesa madre dall’associazione ‘Il Castello’ e il locale gruppo teatrale

La comunità di Francolise si appresta a vivere venerdì prossimo, 5 aprile, una delle più intense giornate della sua storia recente. Ricorre il settimo anniversario della scomparsa di Don Raimondo Pasquariello e l’associazione culturale ‘Il Castello’ insieme al locale gruppo teatrale hanno inteso ricordare degnamente il parroco che, per trentasei anni, ha speso tutte le sue risorse ed energie per dare vitalità al piccolo centro dell’agro caleno.

Nativo di Casapulla, Don Raimondo subito dopo l’ordinazione sacerdotale fu mandato a Francolise, trasformando letteralmente un piccolo paese di periferia in meta continua di fedeli in cerca di una benedizione, un consiglio, una parola di speranza. “Dopo la sua scomparsa – affermano i fautori dell’iniziativa – il nostro paese è tornato nell’anonimato più assoluto e nessuno ha mai fatto niente per gratificare tutto il lavoro svolto da Don Raimondo”.

Il busto marmoreo sarà collocato in mezzo alle due lapidi che ricordano altri due sacerdoti che hanno profuso il loro impegno nella cittadina: don Salvatore Vitale che in paese ha destinato una sede dell’istituto della ‘Piccola Casetta di Nazareth’ nel 1956 e don Andrea De Pascale che ha retto la parrocchia per oltre 50 anni, dal 1899 fino al 1954. E proprio immediatamente dietro questi due personaggi che Don Raimondo, in qualche occasione, con malcelato orgoglio, si poneva in una ipotetica classifica di coloro che più di tutti avevano amato Francolise.

Gli organizzatori intendono ringraziare innanzitutto la famiglia del compianto don Raimondo ed anche il signor Ezio Ventre, suo amico personale e titolare della XTPHERE s.r.l. che elabora programmi informatici per il prezioso apporto che ha dato alla iniziativa. “Il nostro intento – ribadiscono – è quello di rompere il silenzio che è calato su Francolise dopo la scomparsa del nostro amato parroco. Egli per noi è stato sempre un faro cui guardare anche nei momenti più bui. Ha esercitato con grande carisma il suo ministero di sacerdote oltre ad aver sempre incoraggiato e supportato le attività di carattere culturale e sociale oltre che umano. A lui Francolise deve l’istituzione di una scuola media e tante altre opere che hanno arricchito il nostro paese”.

Il busto marmoreo è stato realizzato dalla PFM di Pieluigi Fascitiello di Teano, mentre la scultura raffigurante il sorridente parroco è di Gelsomina Ferrara di Sparanise. La lapide recita semplicemente ‘Potremo noi credere morto colui che è così vivo nei nostri cuori? Coloro che lo amaro e l’ebbero caro posero nel settimo anniversario della morte’. Alle 18 ci sarà la celebrazione eucaristica officiata da mons. Giacomo Cirulli, vescovo della diocesi di Calvi e Teano, quindi sarà scoperta la lapide ed a seguire, dopo un concerto con la partecipazione del soprano di Francolise Federica D’Antonino, sarà proiettato un video con immagini, ricordi ed alcuni discorsi di Don Raimondo.

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