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Il business dei forni crematori è "incontrollato"

L'allarme di Zinzi: "Manca un piano regionale ma molti comuni li autorizzano"

Manca un piano per pianificare la realizzazione di forni crematori eppure molti comuni li stanno autorizzando. A lanciare l'allarme è il consigliere regionale Gianpiero Zinzi che sottolinea come "Sui forni crematori la Giunta regionale sottovaluta il problema o semplicemente finge che non ci sia".

Nei giorni scorsi Zinzi aveva presentato un'interrogazione, nel corso del Question Time, indirizzata all'assessore regionale all’Urbanistica e al Governo del Territorio, Bruno Discepolo. Il testo aveva preso le mosse dalla mancanza di strumenti di pianificazione sul tema da parte della Giunta regionale e dalle notizie di stampa relative alle procedure di autorizzazione in corso presso alcuni Comuni.

Nel dettaglio in provincia di Caserta, secondo quanto riferito da Zinzi, "risulterebbero in corso procedure di autorizzazione per ben 5 impianti e, precisamente, nei Comuni di Caserta, San Marco Evangelista, Casaluce, Dragoni e Succivo. Parrebbe poi che anche Maddaloni, Santa Maria Capua Vetere e Parete abbiano manifestato medesima volontà d’intenti, il che farebbe salire il numero totale a nove per un rapporto, su base provinciale, di circa 1 impianto ogni 100mila abitanti".

E la risposta ricevuta, evidentemente, non fa altro che confermare le preoccupazioni di Zinzi. "Durante il Question Time abbiamo avuto la conferma che il governo regionale non solo è ancora lontano dalla redazione di un regolamento per pianificare sul territorio la nascita di questi impianti, ma non ha neanche immaginato una soluzione tampone per arginare quello che potrebbe trasformarsi in un business fuori controllo. In Campania risulterebbero già in corso procedure di autorizzazione per numerosi forni crematori. Non consentiremo che il nostro territorio diventi una zona franca per speculatori. Su questa vicenda torneremo di nuovo ad interrogare la Giunta”.

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