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Buoni spesa: 138mila euro 'sprecati' a Caserta. Gli ultimi esclusi dal bonus

I beneficiari non hanno utilizzato completamente la misura erogata dal governo. Pubblicato il nuovo avviso ma Caserta Solidale lancia l'allarme: "Eliminare residenza dai vincoli per la domanda"

Buoni spesa non spesi per circa 138mila euro. E' quanto emerge dai 95 impegni di spesa del Comune di Caserta nei confronti dei commercianti come rimborso dei ticket di solidarietà alimentare distribuiti dall'Ente e finanziati dalla Protezione Civile Nazionale.

Su circa 445mila euro di finanziamento complessivo ricevuto dal Capoluogo, con i bonus distribuiti a 1814 nuclei familiari residenti che sono stati ammessi a beneficiare della misura, sono stati "consumati" circa 307mila euro (al momento dal computo manca solo una determina di impegno di spesa in favore di un supermercato che non è stata allegata all'albo pretorio). 

Eppure "l'importo in buoni spesa è stato speso interamente in favore delle famiglie - conferma l'assessore con delega ai Servizi a tutela del cittadino Raffaele Piazza - Quindi chi li ha ricevuti non li ha spesi". Inspiegabile.

Intanto, il Comune di Caserta ha redatto il bando, rivolto ai cittadini ed ai commercianti che vogliono aderire, per la seconda tranche di buoni spesa, previsti dal decreto "Ristori ter" approntato dall'esecutivo retto dal premier Giuseppe Conte. La cifra destinata a Caserta è la stessa di aprile, 445mila euro.

E la platea rischia di stringersi ulteriormente. "Oggi siamo in grado di controllare meglio i beneficiari dei buoni - spiega l'assessore Piazza - Abbiamo avuto esperienze negative con un centinaio di cittadini che hanno ricevuto i buoni senza averne diritto, in quanto benestanti o veri e propri professionisti dell'accattonaggio che hanno approfittato dei buoni per acquisti di lusso (parliamo sempre di un lusso alimentare nda). Sono stati segnalati e stavolta verranno esclusi". 

Anche sul bando sono previste migliorie come "l'accredito della somma prevista sul codice fiscale. In pratica il cittadino può recarsi con un pin ed un Qr Code presso una delle attività commerciali aderenti e spendere senza il limite del taglio del buono", precedentemente di 20 o 50 euro. 

Ma c'è anche un'altra criticità: quella legata al vincolo di residenza per accedere alla misura con gli ultimi che vengono ancora di più penalizzati. "Con questo sistema molti senzatetto o anche immigrati il cui permesso di soggiorno è scaduto non possono accedere ad una misura pensata proprio per contrastare il disagio economico - spiega Vincenzo Fiano della rete Caserta Solidale - Lo abbiamo chiesto al sindaco di Caserta ma ad oggi il bando è rimasto lo stesso. Mi auguro che si superi quest'impasse, come ribadito anche dall'Unar, e che il Comune accetti le istanze anche di coloro che non hanno la residenza ma che sono sempre persone in carne ed ossa".   

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